Lunedì, 16 Settembre 2024

Giudiziaria

A querelarlo era stato il manduriano Leonardo Daversa

Assolto in appello imprenditore di Sava, aveva diffamato un suo collega manduriano

Tribunale Taranto Tribunale Taranto

È durato 8 anni il processo nato dalla denuncia presentata da un imprenditore manduriano del settore auto e un suo collega di Sava che lo aveva diffamato parlando con alcuni clienti. Indagato per questo era stato condannato ma la Corte d'appello ha cancellato tutto assolvendolo con la formula piena. Ferdinando Pinnella, titolare di "AutoPin", è stato assolto «perché il fatto non costituisce reato».

La Corte presieduta dal giudice Antonio Del Coco, ha revocato inoltre le sanzioni civili dalle quali sarebbe potuto scaturire il giudizio civile con risarcimento danni milionario. Si chiude così, dopo otto anni dai fatti, la lunga battaglia che ha visto coinvolte due realtà leader pugliesi nel settore delle quattroruote, nuovo e usato. L'imprenditore di Sava che si è fatto difendere dagli avvocati Franz Pesare e Armando Pasanisi, era stato querelato da un suo diretto concorrente manduriano il quale aveva appreso di essere stato offeso in presenza di alcune persone. Nello specifico Pinnella dichiarava (e confermava durante il processo) che il suo competitor aveva evaso le imposte per diversi milioni di euro ed aveva commesso varie truffe. 

Ad integrazione di quanto pubblicato, si precisa che l'imprenditore che aveva querelato Pinnella è Leonardo Davesa della Davermobile, a suo tempo indagato e poi prosciolto per prescrizione dai reati per i quali era finito sotto indagini della Guardia di Finanza. 

Consigliato dai suoi avvocati, l'imputato dichiarava in fase di giudizio che tali notizie le aveva apprese da diverse testate giornalistiche che davano conto di una indagine, sfociata con il rinvio a giudizio dell'imprenditore manduriano e di altri imputati per evasione fiscale.

In primo grado l'imputato veniva condannato a 30 giorni di reclusione e al risarcimento del danno nei confronti della persona offesa che in quella sede, a causa delle accuse diffamanti ricevute, accusava un calo di vendite per tre milioni di euro. Gli avvocati Pesare e Pasanisi proponevano appello invocando la scriminante del diritto di critica e cronaca, chiedendo e ottenendo l'assoluzione del loro assistito per essersi limitato a riportare un fatto storico di cronaca realmente esistito e non inventato.

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA
Tutte le news
La Redazione - oggi, lun 16 settembre

Vi è un mondo fatto di giocattoli, quello per adulti, che sta crescendo esponenzialmente ma gli utilizzatori pugliesi ...

Tutte le news
La Redazione - oggi, lun 16 settembre

Il sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, ha firmato un'ordinanza che dispone la chiusura per la giornata di domani, di tutte le scuole della città ...

Tutte le news
La Redazione - oggi, lun 16 settembre

Perché i lavori di riqualificazione del mercato coperto sono ancora fermi dopo un mese dalle ferie d’agosto? Se lo chiedono ...

Tutte le news
La Redazione - dom 15 settembre

Degli sconosciuti ieri sera hanno dato fuoco al raccoglitore automatico di indumenti usati che era installato sulla piazzetta Archita ...

Tutte le news
La Redazione - dom 15 settembre

Un deposito di materiale dell’edilizia andato in fumo, danni alla vicina villetta e nessun ferito ...

Uso improprio di sedia a rotella, isolamento per il detenuto Modeo
La Redazione - gio 30 maggio

La Corte di Cassazione ha respinto definitivamente un ricorso presentato dal detenuto manduriano, Walter Modeo, che si opponeva alla sanzione disciplinare ordinata a suo carico dall’amministrazione penitenziaria del carcere di Opera, ...

Omicidio del cavalcavia, le richieste del pm: ergastolo per D'Amicis
La Redazione - ven 31 maggio

Requisitoria dettagliata e puntuale del pm Milto Stefano De Nozza che ha chiesto l'ergastolo per il manduriano Vincenzo Antonio D'Amicis, di 22 anni, ritenuto maggior responsabile dell'uccisione di Natale Naser ...

Un ergastolo e tre condanne per 66 anni per il delitto del cavalcavia
La Redazione - sab 1 giugno

Rischia il carcere a vita Vincenzo Antonio D'Amicis, imputato principale per il delitto del cavalcavia dove la notte tra il 22 e il 23 febbraio del 2023 il corpo ferito a morte di Natale Naser Bahtijari, 21enne leccese ...