
Una serie di coincidenze legano il tentato assalto al bancomat di Brindisi, finito in un conflitto a fuoco in cui uno dei banditi è rimasto ucciso dalle pallottole della polizia, e un altro colpo fallito precedentemente allo sportello della Banca di Credito Cooperativo di Avetrana. A mettere in collegamento i due episodi è l’auto utilizzata per la fuga e il numero del commando. Cinque uomini sia a Brindisi che ad Avetrana e stesso tipo di macchina, una “Audi A 6” di colore scuro in entrambi i luoghi. Anche gli orari potrebbero essere compatibili. L’allarme dell’istituto di credito avetranese è scattato all’incirca alle 2,20 mentre la fuga è avvenuta alcuni minuti dopo, forse una ventina, quindi intorno alle 2,40. Cinquanta minuti più tardi è avvenuta la sparatoria davanti alla Banca Popolare di Bari nel rione Commenda a Brindisi. Un tempo più che sufficiente per permettere ai banditi, delusi e rimasti a bocca asciutta dal primo colpo, di raggiungere l’altra sponda dell’Adriatico avendo a disposizione una potente macchina e delle strade libere da traffico. E forse anche un “piano B” con l’obiettivo e il tragitto già studiati a tavolino. Solo ipotesi, al momento che potranno avere conferme dallo studio delle telecamere di sorveglianza che hanno registrato i due eventi, dal quale sarà possibile identificare con certezza l’“Audi A6” ed altri particolari dei banditi stessi come gli indumenti indossati ed altro.
Il sistema di videosorveglianza della Bcc di Avetrana che adesso passerà sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori, ha ripreso e registrato ogni mossa dei malviventi. In tre o quattro sono arrivati all’ingresso della banca poco dopo le due della notte tra venerdì 20 e sabato 21 luglio. Da una fessura hanno insufflato del gas che è stato poi fatto esplodere. L’intrusione violenta e l’urto hanno fatto scattare l’allarme collegato con la centrale operativa dell’istituto di vigilanza che ha allertato i carabinieri. Nel frattempo i banditi hanno provato a scardinare l’apertura della cassa contenente le banconote senza riuscirvi mentre all'esterno una Audi A6 passava più volte davanti all’istituto guidata da un uomo che maneggia il microfono di una ricetrasmittente, forse un walkie-talkie per non lasciare tracce sulla rete della tradizionale telefonia.
Poco prima l’arrivo delle pattuglie dei carabinieri e della vigilanza, i malviventi si sono infilati nell’Audi e si sono allontanati di corsa lasciando di traverso in mezzo alla strada una Fiat Panda che era stata rubata e che aveva lo scopo di bloccare il transito dalla via a senso unico ed anche di ritardare l’intervento delle forze dell’ordine.
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Manduria con il supporto dei loro colleghi della stazione di Avetrana hanno avviato le indaginiacquisendo le registrazioni del sistema di videosorveglianza ed eseguendo i rilievi sul bancomat danneggiato dall’esplosione ma rimasto comunque integro nella parte che conteneva le banconote.
Nazareno Dinoi
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