Trapianto dei capelli rovinato da una valigia che gli piomba sul capo in aereo a poche ore dall’intervento: ora chiede i danni al "vettore" attraverso Studio3A. Protagonista dell’incredibile vicenda un 37enne residente in un comune della provincia di Taranto che il 9 novembre 2019 era partito dall’aeroporto internazionale di Bari Palese con un volo della Turkish Airlines (costo totale, 230 euro tra andata e ritorno) alla volta di Istanbul per sottoporsi, l’indomani, a un intervento programmato di auto-trapianto in uno dei tanti centri tricologici della città.
Andata a buon fine l’operazione, il paziente, l’11 novembre, si è quindi imbarcato dalla città sul Bosforo per rientrare a Bari, sempre su un volo della Turkish, ha caricato il suo bagaglio a mano nella cappelliera sopra il suo posto e si è seduto. Ma qui, mentre si era chinato in avanti per prendere il cuscino da viaggio onde non appoggiare direttamente la nuca ancora bendata sul poggiatesta, è successo il patatrac: il passeggero ha sentito un violento colpo al capo. Era una valigia (non la sua, ovviamente) che dalla cappelliera gli era caduta diritta in testa e proprio nella zona soggetta all’operazione chirurgica, particolarmente sensibile, fresca di innesto dei bulbi. E purtroppo, oltre alla botta, le ferite gli si sono subito riaperte e ha cominciato a sanguinare copiosamente.
A distanza di alcuni mesi, i capelli gli sono ricresciuti in modo soddisfacente nelle altre aree della testa, ma non in quella colpita dalla valigia: nonostante le attenzioni che pure aveva avuto, lo sciagurato incidente "aereo" ha di fatto compromesso il buon esito complessivo dell’intervento su cui aveva tanto investito per risolvere un problema estetico e di benessere personale che lo affliggeva da sempre.
Tramite l’Area Manager Luigi Cisonna, si è affidato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.
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