Spiagge italiane e sigarette, un binomio destinato alla separazione, per il bene delle prime. Oggi, infatti, in Italia si sta portando avanti una battaglia contro il fumo nelle spiagge, negli arenili e nei tratti costieri. Proprio in questo solco si inserisce la proposta di legge presentata di recente dall’onorevole del PD Mario Morgoni (Commissione per l’Ambiente). Lo scopo di questa proposta è piuttosto chiaro: proibire il fumo delle sigarette nelle spiagge del nostro paese, con un regolamento chiaro e uniforme in tutta la nazione. Di fatto, si punta a dare una veste nazionale a ciò che oggi dipende esclusivamente dalle decisioni dei vari sindaci. Di riflesso, questa normativa si propone come una efficace soluzione a beneficio dell’ambiente e della tutela delle nostre risorse territoriali, e ovviamente della salute pubblica (la normativa, comunque, prevede la possibilità per i singoli comuni di adibire certe aree per i fumatori).
Le spiagge smoke free in Italia
In realtà il 2019 ha già segnato un passo importante in direzione di un’Italia balneare smoke free, come testimoniato dai tanti comuni che hanno proibito il fumo in diverse spiagge della Penisola. Sono molti, infatti, i litorali ad oggi liberi dalle sigarette: si parla ad esempio dell’arenile di Ladispoli, dove non si può fumare né sulla battigia né in acqua, con sanzioni pecuniarie molto salate per i trasgressori. Anche Porto Cesareo (Puglia) ha proibito il fumo in tutti i litorali liberi e in concessione. Nella lista troviamo altri esempi, come nel caso di Olbia e Sanremo, insieme al Comune di Bibione (Veneto), dove il divieto vale addirittura per otto chilometri di costa. E l’elenco include tanti altri litorali smoke free, come il Golfo dei Poeti in Liguria, Rimini in Emilia Romagna, San Benedetto del Tronto nelle Marche, Anzio e Latina (Lazio), Alba Adriatica (Abruzzo), Manduria (Puglia), Capaci e Isola delle Femmine (Sicilia).
Blu a favore delle spiagge smoke free
Le iniziative smoke-free non si limitano alle regolamentazioni nazionali e comunali.
Blu, ad esempio, è un noto brand che offre sigarette elettroniche a diversi prezzi, e che si è fatto avanti di recente con un’iniziativa in favore delle spiagge smoke free. Insieme all’hashtag #SpiaggiaSenzaCicche, lanciato in estate sui canali social, è partita una campagna con lo scopo di sensibilizzare gli utenti al corretto smaltimento dei rifiuti in spiaggia e al rispetto degli altri bagnanti. D’altronde il brand Blu non ha mai nascosto la sua attenzione in favore dell’ambiente: la sua sede romana, per esempio, figura nella lista degli uffici Plastic Free.
Quest’anno, in definitiva, è stato mosso uno step importantissimo in direzione delle spiagge smoke free, e la speranza è che la situazione migliori ulteriormente la prossima estate.
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4 commenti
Gianpiero Stano
mar 10 settembre 2019 07:06 rispondi a Gianpiero StanoAvete inserito Manduria con un paragone di citta' come Sanremo, Alba Adriatica ecc ecc!!! Proprio quest'anno Con la legge antifumo a San Pietro si e' notato quante milioni di cicche ci siamo sulla nostra spiaggia!!! Zero controlli e zero multe!!! Nessuno che vigila!!! Che vergogna!!!
Gianni lombardi
mer 11 settembre 2019 07:01 rispondi a Gianni lombardiGianpiero secondo me questo è stato un primo passo, fondamentale, ma pur sempre un primo passo. Oltre che indignarci sul fatto che nessuno controlla, dovremmo anche pensare che almeno il 50% delle responsabilità (se non di più) sta alla correttezza delle persone. Altra cosa da considerare è poi essere noi stessi dei controllori, cioè se una persona all'ombrellone accanto al mio si accende una sigaretta, sta a me ricordargli che qui è vietato fumare e che sta facendo un torto a tutta la spiaggia.
sergio di sipio
gio 26 settembre 2019 07:38 rispondi a sergio di sipioAvevo o magari ho ancora un cugino a Milano ex Dirigente Olivetti magari sei anche tu un parente mi chiamo Sergio di Sipio e parecchie volte all'anno sono a Torre Colimena.
Gianpiero Stano
mer 11 settembre 2019 05:59 rispondi a Gianpiero StanoGianni, avrai pur ragione, ma prova a lamentarti con il vicino di ombrellone(quasi sempre barese) e va finire in rissa