Una spaccata finita male o un attentato incendiario ben riuscito, anche se non si può escludere la causalità di un infelice evento. Sono diverse le ipotesi che si fanno sull’inquietante episodio che la notte scorsa ha tenuto sveglio un intero quartiere di Lizzano oltre che i vigili del fuoco e le forze dell’ordine per l’incendio che ha completamente distrutto un’auto, danneggiata un’altra e incendiato arredi e merce di un negozio di fiori. L’allarme è scattato poco dopo l’una e trenta della notte tra sabato e domenica 4 novembre quando una Fiat Punto vecchio tipo è andata a sbattere contro la saracinesca del negozio di fiori «Stella» in Via Roma 12. Chi la guidava, non si sa se solo o con altre persone a bordo, si è allontanato abbandonando la macchina che nel frattempo prendeva fuoco forse per l’urto del motore contro l’infisso o perché incendiato volutamente e lasciato lì per completare «il lavoro». I primi ad accorgersi di quanto stava accadendo hanno chiamato i carabinieri e i vigili del fuoco che sono arrivati sul posto in pochi minuti. Quando è intervenuta la squadra dei pompieri del distaccamento di Manduria, le fiamme avevano già avvolto l’utilitaria ed avevano raggiunto l’interno del negozio. Con tutte le cautele del caso, poiché non si conosceva il tipo di alimentazione della macchina, i vigili del fuoco hanno dovuto prima spegnere l’incendio dell’auto e dopo averla trascinata perché ostacolava l’ingresso del locale, hanno dovuto aprirsi un varco tagliando le lamiera per entrare nel negozio. Purtroppo il tempo trascorso non ha permesso di salvare molto. Irrecuperabile gran parte della merce esposta, oggettistica e fiori compresi, mentre il fumo e le fiamme hanno danneggiato intonaci e arredi. I danni, ingentissimi, non sono stati ancora quantificati dalla titolare dell’esercizio, Maria Stella Caiazzo, che ha assistito impotente alle drammatiche scene. Anche una seconda autovettura che era parcheggiata nelle vicinanze ha subito danni.
Nel frattempo i carabinieri della stazione di Lizzano e del nucleo radiomobile della compagnia di Manduria hanno fatto dei controlli e attraverso il numero di targa hanno scoperto che la Fiat Punto che ha provocato il disastro era stata rubata il giorno prima, venerdì 3 novembre, a San Marzano di San Giuseppe. Da qui le ipotesi di una fuga finita male dei ladri, oppure di un mirato atto criminale dalla duplice finalità: tentativo di spaccata per sfondare l’ingresso del negozio da svuotare, oppure un atto intimidatorio vero e proprio.
Sono queste le piste seguite dagli investigatori dell’Arma che stanno acquisendo le immagini delle telecamere della zona nella speranza che una di esse possa aver ripreso se non il momento dell’impatto dell’auto almeno l’arrivo e la fuga degli occupanti della Fiat Uno. I carabinieri hanno raccolto la testimonianza di alcuni vicini ed hanno interrogato la titolare dell'esercizio preso di mira.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Taranto
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