Un altro focolaio di coronavirus sta costringendo all’isolamento una sessantina di detenuti ed un numero imprecisato di agenti di custodia. I positivi sinora sono 32, tutti tra i reclusi, alcuni dei quali non vaccinati. Nessuno presenterebbe sintomi.
La direzione del penitenziario ha disposto il trasferimento dei contagiati e dei loro contatti stretti in un’ala della struttura isolata dagli altri settori.
Il sindacato autonomo Sappe ha nuovamente sollevato il problema del sovraffollamento del carcere. A giugno scorso un'altro focolaio ha interessato lo stesso carcere fortunatamente senza vittime.
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2 commenti
Giancarlòo
gio 18 novembre 2021 04:38 rispondi a GiancarlòoIl sappe ogni maledetto giorno ci ricorda che le carceri sono sovraffollate. Poi i politici trovano la soluzione: indulto ed amnistia. E mica una-tantum! Diventano istituzionalizzate, cioè veri e propri sconti di pena per chi commette reati anche venti anni dopo da "quel famoso indulto" o "quella famosa amnistia". Soluzioni sbagliate a problemi reali. Il sovraffolamento delle carceri si riduce con nuova edilizia carceraria, tesa ad isolare i detenuti (anzicché fare del carcere un collegio dove ci si laurea criminali per scalare di posizione), restringendoli notevolmente, e cmq facendo costruire le nuove carceri a chi ci si trova già dentro. Perché, diciamocelo, il recupero è una barzelletta. Repressione, isolamento, marchiatura.
Corrado Retto
lun 22 novembre 2021 09:25 rispondi a Corrado Rettocollegare penna al cervello prima di scrivere .... indulto e amnistia istituzionalizzate??? l'ultimo fu nel 2006, 15 anni fa ......