Martedì, 16 Settembre 2025

Salento Puglia e mondo

In Puglia le "mamme domestiche" sono il 2,6% del totale nazionale

Dati Inps su lavoro domestico Diminuisce la maternita? tra colf e badanti.

Badante Badante | © La Voce di Manduria

Tra le 750 mila donne assunte dalle famiglie italiane come colf, badanti e baby sitter, appena 5 mila sono in maternità (0,7%). E’ quanto emerge dall’elaborazione dell’Osservatorio DOMINA su dati INPS lavoro domestico.

Si tratta di un’incidenza molto bassa, specie se confrontata con i dati delle altre lavoratrici dipendenti del settore privato (2,9%). Inoltre, il numero è diminuito negli ultimi cinque anni: se nel 2015 le lavoratrici domestiche in maternità erano 7.788, nel 2019 sono scese a 5.537 (Fig 1), con una perdita netta di oltre 2 mila mamme domestiche (-29%).

Probabilmente la bassa incidenza di donne in maternità nel settore domestico dipende da diversi fattori, primi fra tutti la struttura demografica e la cornice normativa.

Età media avanzata

Il primo fattore che determina la bassa incidenza della maternità è sicuramente l’età media avanzata tra le donne del settore. Tra le lavoratrici domestiche iscritte all’INPS, infatti, l’età media è 49,5 anni: a differenza di altri settori, il lavoro domestico può essere quindi definito un settore “anziano”, in cui è richiesta una certa esperienza vista la responsabilità delle mansioni di cura e assistenza.

Ciò è ulteriormente confermato dal fatto che solo il 10,2% delle donne del settore ha meno di 35 anni, mentre il 69,7% di esse ha almeno 45 anni.

Evidentemente l’età incide sulla presenza o meno di donne in maternità (Fig 2): nella classe d’età 25-34 le neo-mamme rappresentano il 4,2% del totale, mentre nella classe 35-44 anni si scende all’1,7%. Tra le lavoratrici con almeno 45 anni (che, come abbiamo visto, include quasi 7 lavoratrici su 10) le donne in maternità sono invece praticamente assenti.

I vincoli normativi

Un altro fattore che determina la bassa presenza di donne in maternità è legato alla normativa vigente. Bisogna infatti ricordare che nel lavoro domestico esiste solo la maternità obbligatoria (5 mesi) e non il congedo parentale (facoltativo): la maternità obbligatoria è completamente a carico dell'INPS (e non del datore di lavoro) ed è pari all'80% della retribuzione giornaliera convenzionale settimanale per le lavoratrici domestiche.

Inoltre, a differenza delle altre lavoratrici dipendenti che possono usufruire della maternità senza particolari vincoli, le lavoratrici domestiche devono aver accumulato un numero minimo di contributi previdenziali. Ciò significa che la maternità non è immediatamente fruibile dal primo giorno di lavoro, ma dopo aver maturato una certa anzianità: la normativa prevede di aver maturato almeno 26 settimane di contributi negli ultimi 12 mesi o 52 settimane di contributi negli ultimi 24 mesi.

In questo senso, inoltre, probabilmente incide anche la forte presenza del lavoro nero. Secondo l’ISTAT, infatti, il tasso di irregolarità del settore sfiora il 58%, per cui buona parte delle donne del settore non ha i requisiti di legge per accedere alla maternità.

Il fattore “maternità” nelle regioni

L’analisi territoriale evidenzia come, a livello di numero assoluto, la maggior parte delle “mamme domestiche” sia localizzata in Lombardia (21,5%) e nel Lazio (15,2%), in Puglia solo il 2,6%. Considerando invece il fattore “impatto maternità”, le Regione con il maggior numero di mamme sul totale lavoratrici domestiche sono la Sicilia (1,0%) e la Lombardia (0,9%). Il numero minore di domestiche in maternità obbligatoria si registra invece in Friuli Venezia Giulia ed in Molise: in quest’ultimo si registrano solo 9 donne in maternità obbligatoria nel 2019.

Redazione DOMINA - www.osservatoriolavorodomestico.it/

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA
Salento Puglia e mondo
La Redazione - dom 14 settembre

Nello scontro tra un’Alfa Romeo Giulietta e una Jeep Renegade ha perso la vita Domenico Colasanto, 73 anni, medico, manager ed ...

Salento Puglia e mondo
La Redazione - dom 14 settembre

Taranto torna a fare i conti con la violenza armata. Nelle prime ore della mattinata un uomo di 32 anni è stato raggiunto da un colpo di ...

Salento Puglia e mondo
La Redazione - gio 11 settembre

Il Partito democratico di Torre Santa Susanna replica alle dichiarazioni del sindaco Michele Saccomanno, esprimendo la propria contrarietà ...

Salento Puglia e mondo
La Redazione - mer 10 settembre

Un drammatico incidente si è verificato nella tarda serata di ieri, attorno alle 23. 30, lungo la statale 101 ...

Salento Puglia e mondo
La Redazione - mar 9 settembre

Intorno alle 16,30 di ieri, un pensionato erchiolano a bordo di una Fiat Punto stava percorrendo via Per la Stazione quando, a pochi metri ...

La vita contadina di un tempo raccontata da Jasmine e Vincenzo
La Redazione - gio 28 agosto

Vincenzo Dromì e Jasmine Bellanova sono i fondatori di @particonnoi_official, un blog e canale social dedicato alla promozione del territorio attraverso video, consigli di viaggio e contenuti autentici. Partendo dalla Puglia ...

Tragico incidente a Taranto: muore un giovane di 25 anni, grave un altro motociclista
La Redazione - gio 28 agosto

Un drammatico incidente ha avuto luogo nella notte a Taranto, intorno alle 2, all'incrocio tra via Orsini e via Buonarroti. Un giovane di 25 anni, che viaggiava a bordo di una Yamaha T-max, ha perso la vita poco ...

Torre Santa Susanna riscopre le antiche cene di vicinato
La Redazione - sab 30 agosto

Anticamente, durante l’estate, quando la giornata nei campi volgeva al termine, a Torre Santa Susanna era tradizione riunirsi nelle rimesse per condividere una cena semplice ma ricca di valori. Attorno alla tavola trovavano posto non solo ...