Il numero dei tamponi eseguiti che ogni giorno ci viene propinato con il bollettino epidemiologico della Regione Puglia, è relativo al totale dei test eseguiti - quindi anche quelli ripetuti sugli stessi soggetti - e non a quello dei soli tamponati. Le percentuali di contagiosità tra le due varianti variano quindi significativamente. Oggi, ad esempio, la percentuale di positività sul totale dei tamponi effettuati è del 13,7% (137 positivi ogni mille tamponi); in rapporto alle persone realmente testate, invece, la percentuale sale a 52,94% (un tamponato su due è positivo).
Questo parametro porta la regione Puglia al quarto posto tra le regioni italiane con la più alta contagiosità.
Nel grafico elaborato dal dottor Paolo Spada su dati del Ministero della Salute aggiornati ad oggi, 10 gennaio 2020, tutti i particolari dell’analisi percentuale come la variazione percentuale degli ultimi 7 giorni, l’andamento delle ultime 5 settimane, il numero di decessi e guariti, persone testate e tamponi eseguiti.
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2 commenti
Giancarlo
lun 11 gennaio 2021 12:40 rispondi a GiancarloContagiosità, al paese mio, significa quanti tizii può contagiare un Caio. Certamente un parametro difficilissimo da valutare, semmai stimabile. Il rapporto tra positivi e persone tamponate è solo uno dei parametri che porta a quella stima. Il valore così alto del rapporto suddetto, potrebbe significare semplicemente una grande selettività ed accuratezza nella selezione delle persone da tamponare, cioè che il tracciamento dei contatti è fatto molto bene (tradotto: che chi organizza e pianifica i test prende bene la mira). D'altra parte qui siamo in Puglia, non abbiamo manie di grandezza alla Zaia, e le risorse ce le facciamo bastare sempre.
claudio delosreyes
dom 10 gennaio 2021 05:41 rispondi a claudio delosreyesè vero ma i tamposi si fanno solo sui suggetti sintomatici, gli altri vanno in isolamento fiduciario.