«Il Partito democratico di Manduria sta attraversando un periodo di totale confusione». Lo afferma il vicesindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia che smentisce le dichiarazioni rese ieri dalla numero uno dei Dem manduriani, Mariagrazia Cascarano che nell’esprimere un parere sul nuovo progetto di scarico complementare nel mare di Torre Colimena del depuratore consortile, ha addossato responsabilità al comune di Avetrana per non avrebbe accettato di ospitare nel proprio depuratore i futuri reflui delle marine manduriane.
Mostrando copia di una delibera del 2017 in cui tutto il Consiglio comunale avetranese approvava all’unanimità l’accoglimento dei liquami, Scarciglia prende atto che Cascarano non conosce i fatti. «Il 7 aprile 2017 – ricorda il vicesindaco - si raggiunse, presso la Regione Puglia, un accordo sottoscritto, tra gli altri, anche dal Comune di Manduria e da quello di Avetrana, per delocalizzare il costruendo depuratore in località "Serpenti" (a circa 5 Km lontano dalla costa). A seguito di quell'incontro il Consiglio Comunale di Avetrana, in data 10 aprile, ha deliberato in merito alla volontà di spostare il depuratore e di recepire parte dei reflui delle marine di Manduria (perchè un'altra parte doveva andare verso Maruggio).
Il Comune di Avetrana – conclude Scarciglia - ha deliberato assumendosi le proprie responsabilità. Manduria non fu in grado di fare lo stesso».
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