
Manduria rende finalmente omaggio all’artista Pietro Guida. Ieri, martedì 8 luglio, l’amministrazione comunale ha conferito la cittadinanza benemerita allo scultore Guida, riconoscimento consegnato al figlio Giuseppe, e ha inaugurato ufficialmente due sue opere montate sul piazzale antistante il municipio dal titolo “Struttura” e “Opera Costruita”.
Lo scultore Guida, di origini napoletane ma naturalizzato a Manduria, aveva donato i lavori poco prima della sua morte avvenuta lo scorso dicembre a 103 anni: oggi testimonianza viva della sua arte e del legame profondo con la città messapica.
L’aula consiliare, gremita di cittadini, studiosi e appassionati ha ospitato una rassegna commemorativa incentrata sullo straordinario percorso artistico di Guida. A ricordarlo, con parole colme di stima e affetto, Lorenzo Madaro, curatore e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, e Luigi De Luca, direttore del Museo Castromediano di Lecce e coordinatore dei Poli Biblio-Museali della Regione Puglia.
Nato nel 1921 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, Pietro Guida portava con sé l’inconfondibile accento campano, ma è a Manduria che ha scelto di vivere e lavorare, instancabilmente, per oltre settant’anni. Una presenza silenziosa, fin troppo ignorata da chi amministra la città, a cui solo ora si è voluto rendere il dovuto contributo.
«Ha lavorato fino all’ultimo, anche a cento anni», ha raccontato il figlio, sottolineando l’indipendenza e la coerenza del padre: «Un artista che ha sempre amato la sua libertà, evitando le logiche del sistema dell’arte e della politica».
Diplomato in scultura all’Accademia di belle Arti di Napoli, Guida ha esposto le sue opere in prestigiose sedi italiane, dalla Biennale di Venezia al Castel Sant’Angelo a Roma, passando per Milano, Napoli, Matera, Taranto, Lecce e, naturalmente, Manduria. È stato anche un apprezzato docente, titolare della cattedra di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Lecce, contribuendo alla formazione di intere generazioni di artisti.
Il suo linguaggio sperimentale e autentico, si è nutrito di materiali grezzi e industriali: cemento, acciaio, eternit, ferro. Materie dure, ma capaci, nelle sue mani, di raccontare la vita quotidiana, il mito, lo sport. Temi che ritornano nelle due opere ora visibili davanti al municipio e, più ampiamente nella sua casa di via per Francavilla, che a breve diventerà ufficialmente museo, che conserva la gran parte della sua produzione: un luogo che è insieme archivio, officina e tempio della memoria.
L’omaggio di Manduria a Pietro Guida è il riconoscimento, seppur tardivo, a chi ha scelto questa terra come casa e ispirazione.
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