
Dopo 40 anni di onorato servizio nell’Arma dei Carabinieri, il luogotenente Antonio Bascià è stato collocato in pensione. La sua è stata una carriera lunga, costruita con dedizione e impegno, iniziata con grande umiltà e portata avanti con determinazione fino ai vertici operativi del servizio.
Sava ha rappresentato la sua ultima tappa professionale, ma il suo percorso ha attraversato diverse realtà territoriali. In passato ha prestato servizio anche in Emilia Romagna, in un periodo delicato segnato dalle violenze della famigerata banda della Uno Bianca. Nel 1992 è arrivato a Torre Santa Susanna con il grado di carabiniere scelto, in un’epoca difficile, contrassegnata da episodi di lupara bianca e gravi fatti di sangue. I cittadini torresi lo ricordano ancora oggi per l’impeccabile professionalità, l’integrità morale e il profondo rispetto verso il prossimo.
Durante quel periodo, Antonio conosce Patrizia, la donna che diventerà sua moglie e compagna di vita. Forte di questa stabilità familiare e animato da una profonda vocazione, decide di partecipare al concorso per vicebrigadiere, superandolo brillantemente e ottenendo il grado superiore.
Spinto dalla sua natura generosa e dal senso di servizio, prende parte a una missione di pace in Bosnia, esperienza umanamente e professionalmente significativa. Al suo rientro in Italia, viene promosso maresciallo per meriti istituzionali e assegnato alla Stazione di San Pancrazio Salentino. Successivamente passa al NORM di Manduria e infine alla Stazione di Sava, dove ricopre anche incarichi di vicecomandante.
Chi scrive ha avuto l’onore di conoscerlo da vicino, e può testimoniare senza esitazione il suo attaccamento all’Arma, dimostrato costantemente con senso del dovere, anche nelle situazioni più rischiose. La sua figura ha conquistato la stima dei cittadini onesti e l’affetto sincero di don Tommaso Prisciano, suo caro amico.
Il luogotenente Antonio Bascià lascia ora l’uniforme, sicuramente con un velo di nostalgia, ma con la fierezza di aver servito lo Stato con dedizione e lealtà. A lui vanno i nostri più sentiti auguri per una vita serena da pensionato, insieme alla sua amata Patrizia, con l’augurio che il futuro possa riservargli gioia, riposo e la gratitudine di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di incontrarlo.
Roberto Epifani
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