
Crescono le polemiche sul nuovo regolamento comunale per la tassa sull’occupazione di suolo pubblico e l’affissione. L’amministrazione comunale vorrebbe applicare degli sconti alle attività delle periferie lasciando inalterata quella dei locali del centro che dal primo aprile torneranno a pagare la quota che aveva già subito un sostanziale aumento ma che era stata sospesa per la pandemia. Per il consigliere Domenico Sammarco la misura è discriminatoria e contribuirà alla desertificazione dei centri storici. Critiche anche per le nuove tariffe sulle affissioni: le associazioni no-profit non potranno applicare nomi di sponsor sul materiale pubblicitario pena il pagamento per intero della quota. Il consigliere Breccia parla invece di «regalo ai signori del circo» che potranno tappezzare la città grazie a forti riduzioni sino al 90 della tassa. Anche il consigliere Lorenzo Bullo definisce sbagliata e discriminatoria la decisione della maggioranza di non applicare riduzioni ai negozi del centro. «Sono i più numerosi e quelli più penalizzati dalla crisi», afferma Bullo.
Le forze di opposizione manduriane presenti nel Consiglio comunale promettono battaglia contro il nuovo regolamento sul canone unico patrimoniale per l’occupazione degli spazi e aree pubbliche che dal primo aprile ripresenterà il conto al settore commercio pubblico (dehors, tavolini, gazebo), esentato sinora per la crisi pandemica. L’amministrazione del sindaco Gregorio Pecoraro sottoporrà all’assemblea cittadina delle modifiche sostanziali delle quote con una diversa classificazione dei contribuenti e l’introduzione di regole penalizzati per alcuni e vantaggiose per altri.
L’idea della maggioranza è quella di applicare sostanziali riduzioni per l’occupazione di aree pubbliche degli esercizi situati nelle cosiddette periferiche e frazioni (si parla del 40% di sconto), lasciando invariate quelle del centro che avevano già subito un rincaro nella precedente regolamento sospeso per la pandemia.
Per il consigliere comunale progressista, Domenico Sammarco, questo nuovo meccanismo sarebbe «discriminatorio per le attività commerciali del centro cittadino e disincentivante per l'apertura delle stesse favorendo la già forte desertificazione del commercio del centro». Sammarco fa notare la «mossa populista dell’amministrazione Pecoraro che facendo risparmiare ai pochi, penalizza di fatto la maggioranza delle imprese che risiedono nelle zone di maggiore interesse commerciale e di frequentazione di pubblico». Un altro contenuto nel nuovo regolamento fortemente criticato dalle opposizioni è quello della tassa sulle affissioni. I manifesti che pubblicizzano eventi di natura sociale, organizzati da associazioni no-profit, avranno l’esenzione totale della tassa ma solo se non conterranno sponsor. «Se un’associazione no profit trova gli sponsor – sottolinea Sammarco - lo fa per coprire in parte i costi vivi che evidentemente il pubblico non può garantirgli, quindi perché penalizzarle con queste regole assurde?». Ancora più «assurda» per il consigliere di minoranza è l’altra nuova regola che esenta del tutto le associazioni commerciali che stampano sino ad un massimo di venti manifesti. «Quest’altro meccanismo - sottolinea Sammarco - penalizza le imprese del settore stampa e pubblicità che avranno commesse non superiori ai venti manifesti».
A far notare un’altra iniquità del nuovo regolamento sulle affissioni è il consigliere di Italexit, Cosimo Breccia che punta il dito contro «il regalo» che l’amministrazione intende fare ai circhi e spettacoli viaggianti equestri. «Hanno previsto riduzioni sulle affissioni dei circhi sino all’80% della tariffa con ulteriore sconto sino al 90% se i metri quadrati degli impianti o manifesti superano i mille metri quadrati; assisteremo all’invasione di manifesti sui pali della luce e di qualsiasi struttura pubblica lungo le strade a costo quasi zero per i signori del circo», afferma ancora Breccia che accusa il sindaco di non aver fatto abbastanza per aiutare le imprese già fortemente colpite dalla crisi. «Il ritorno al pagamento della tassa sul suolo pubblico sarà la mazzata definitiva per il settore del commercio». Il sindaco da parte sua aveva già fatto sapere le difficoltà. «Nel corso della formazione del bilancio – ha dichiarato Pecoraro - si sta verificando la possibilità di intervenire compatibilmente con le difficoltà che i comuni stanno affrontando a causa degli aumenti».
Nazareno Dinoi
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4 commenti
Ato
dom 20 marzo 2022 07:24 rispondi a AtoSo per certo che non c'è o meglio non avviene un controllo degli spazi occupati. Si vede ovunque un allargare giorno dopo giorno dell'occupazione degli spazi pubblici anche con arredi di dubbio gusto per il centro storico.
giovanni
dom 20 marzo 2022 10:55 rispondi a giovanniIntanto sarebbe utile eliminare tutte le postazioni esterne che si sono moltiplicate grazie al covid. Tornare alla situazione precedente e liberare molti marciapiedi. Poi stabilire la tariffa generale e prevedere sconti per le attività periferiche che consentono a tutta la città una presenza commerciale, pena l'abbandono e l'impoverimento della periferia dove sicuramente si guadagna meno e minori sono le presenze. Una tariffazione dinamica sembra essere quella più intelligente, ma pare che siano più gradite soluzioni capotiche, cerca voti e propagandistiche che , guarda caso , trovano tutte le opposizioni, da destra ai democratici, d'accordo. Saranno gli effetti del primitivo?
Realtà
dom 20 marzo 2022 08:56 rispondi a RealtàCRICÓ non penalizziamo lu centro. Anche cu sta cazzu di ZTL ca faci sembrare di domenica ca é nu paisi senza abitanti. E assiti la sera nu picca cussí vedete come si puo sviluppare di piu il centro
Cittadino illustre
dom 20 marzo 2022 08:04 rispondi a Cittadino illustrePrezzo pieno a tutti e niente sconti a nessuno. A chi non va bene se la prendesse con l opposizione