“L’autoparco dei pullman ci sta avvelenando”

La Redazione | mar 22 ottobre 2019

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L'autoparco | © La Voce di Manduria

«Vi siete mai trovati in prossimità della stazione di servizio Eni, ex Agip, a Manduria?». La domanda viene posta dai residenti della zona interessata (via per Sava, all’altezza del residence Sice) in una nota di protesta che consegnano alla stampa. La situazione descritta che viene documentata anche con immagini, è quella dell’ampio piazzale area di servizio che da qualche mese è stata trasformata in parcheggio dei pullman extraurbani della Sud Est, quelli, per capirci che in precedenza sostavano all’interno della ferrovia.

«Decine di bus – si legge nel comunicato -, che scaricano veleni e rappresentano un problema serio per i residenti della zona». Il fastidio è rappresentato dagli scarichi e dai rumori dei potenti motori quando, soprattutto al mattino, vengono lasciati accesi il necessario riscaldamento prima di iniziare le corse. «A volte la puzza dei gas di scarico si sente non solo nelle case limitrofe, ma anche negli appartamenti delle palazzine vicine, e poi ci sono i pedoni che si recano nei diversi esercizi commerciali presenti in zona», spiegano i residenti che nel chiedersi se è regolare l’esistenza di un deposito di mezzi in pieno centro urbano e nel caso di quali autorizzazioni goda, si dichiarano «stanchi di dover respirare i gas di scarico fin dalle prime ore del giorno. I pullman – prosegue la loro nota -, cominciano a inquinare l’aria dalle prime ore del mattino (dalle 4,30) e tra partenze e arrivi continuano nell’arco dell’intera giornata. L’aria è diventata irrespirabile, questi pullman sono una bomba di inquinamento acustico e atmosferico, basti pensare che un solo pullman spande particolato e ossido di azoto pari al 50 per cento in più di 30 macchine», prosegue lo sfogo dei residenti che offrono soluzioni. «Per evitare questo inquinamento – dicono - bisogna scegliere luoghi di parcheggio, il più lontani possibile dal centro e dalle zone ad alta densità di popolazione. Questi autobus sono dannosi e vanno spostati».

Dopo la denuncia pubblica attraverso gli organi di informazione, i residenti apriranno una vertenza nei confronti degli enti locali e provinciali addetti al controllo e alla tutela della salute pubblica. Il problema sollevato riporta alla mente la questione più volte sollevata dal nostro giornale che è stato il primo a denunciare, oramai diversi anni fa, la decisione dell’Arpa Puglia di cancellare il territorio di Manduria dai piani di monitoraggio regionale di questo tipo di inquinamento (polveri sottili, tumorali). La centralina situata sulla via per Maruggio, ancora esistente, è stata dismessa nel lontano 2013. Le notizie diffuse in seguito provocarono delle reazioni da parte delle amministrazioni passate con impegni, anche da parte dell’Arpa, del ripristino dei rilevamenti. Tutti, sinora, non mantenuti.

Nazareno Dinoi

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