Mercoledì, 7 Maggio 2025

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Le spiegazioni che non convincono dell’assessore Raimondo

Ancora nessuna soluzione per la frana di Torre Colimena

La frana La frana

A seguito dell'interpellanza presentata dai consiglieri Demos, Gregorio Perrucci e Pasquale Pesare che ha avuto come oggetto il crollo del canale di Torre Colimena, si può tranquillamente dire che lunedì pomeriggio in Consiglio Comunale è continuato ad andare in scena il solito triste teatrino politico dello "scaricabarile". 

L'assessore Piero Raimondo, snocciolando una serie infinita di leggi, comma e sentenze, ha detto che "in assenza di una norma espressa che ricomprenda anche i canali di bonifica quali opere artificiali di cui si deve farsi carico il comune, qualsivoglia intervento di manutenzione e di pulizia rientra nella competenza del consorzio di bonifica". 

Capiamo che l'assessore non intenda dare credito alla risposta data al nostro giornale dall'ingegnere Vincenzo Nuzzo, direttore area tecnica di Arneo, secondo il quale "al Consorzio di Bonifica Arneo spetta il compito di liberare il canale dai massi caduti e al Comune di Manduria quello di ripristinare la parte di muro crollato". Crediamo però che, dal momento che esiste un verbale firmato, si torna a ribaltare le competenze e gli impegni presi. 

Sempre l'assessore Raimondo ha tirato in causa i proprietari di terreni a Torre Colimena, vicini al canale in oggetto, sostenendo che "l'amministrazione comunale ha avviato già le procedure per l'acquisizione delle aree di proprietà privata al fine di consentire degli interventi di ripristino del muro senza intaccare assolutamente il bacco roccioso di alveo artificiale nel canale a marea di Torre Colimena". 

A noi invece, uno die proprietari ha dichiarato che i terreni in oggetto non sarebbero i suoi.

Per un desiderio di verità che fa molta fatica ad emergere, per ridare dignità lavorativa a quelle persone che da più di un anno hanno dovuto accettare la chiusura dei loro locali: pescheria, ristorante e supermercato, che davano da mangiare ad intere famiglie. Soprattutto per evitare ulteriori brutte figure di un luogo come Torre Colimena che non si merita assolutamente tanto disinteresse da parte del Comune di Manduria. La stagione turistica si sta affacciando e non credo che quelle quattro lamiere, ormai cadute e abbandonate, nonché la situazione triste di degrado in cui versa la sponda del canale e il ponte, siano un brillante biglietto da visita per i turisti che arriveranno. 

Per tutte queste ragioni invitiamo ancora una volta l’assessore Raimondo a confrontarsi con Regione e Distretto Nord (ex Consorzio di Bonifica Arneo) perché, obiettivamente non si comprende davvero come mai il comune di Manduria stia dando l’impressione di non voler sistemare la frana. Può farlo anche a costo di andare contro altri Enti, oppure, come è stato suggerito da alcuni consiglieri di opposizione, mettendo mano al codice degli appalti che consente interventi di somma urgenza addossando poi i costi a chi avrebbe dovuto provvedere.

Monica Rossi

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3 commenti

  • Walter
    sab 27 aprile 2024 04:52 rispondi a Walter

    Sarà lo specchio di chi amministra?

  • Giuanni
    mer 24 aprile 2024 09:41 rispondi a Giuanni

    Questo dimostra che l’amministrazione comunale è INCAPACE !

  • Gregorio
    mer 24 aprile 2024 05:52 rispondi a Gregorio

    Questo succede in italia e specialmente nel sud ,dove sono solo sulle poltrone ,per non prendere il RDC ma percepire lo stipendio, mentre il cittadino paga gli errori o meglio il menefrechismo. Questo è la mia opinione

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