La sperimentazione del doppio senso sul corso XX Settembre con soli otto stalli di sosta a tempo previsti, non convince gli esercenti che si riuniranno nuovamente per esporre le proprie perplessità al piano. Una soluzione, tra l’altro, contrariamente a quanto si faceva intendere nell’ordinanza comunale, che non rispecchiava già le proposte avanzate dalla categoria (Confesercenti e Confcommercio) che chiedevano la sosta a tempo (un’ora) su tutta la lunghezza del corso ad eccezione dei punti più critici in prossimità dell’Arco e della chiesa di San Leonardo.
«O così, oppure meglio tornare com’era prima con il senso unico e la sosta libera o a pagamento quando il servizio sarà attivo», si sente dire tra gli esercenti di attività che si affacciano sul Corso dove si lamenta un considerevole calo di vendite. «Abbiamo resistito – si sente dire ta loro - perché ci avevano parlato di provvisorietà, ma se dovesse continuare così, senza voler sminuire o ignorare il problema ambientale giustamente sollevato,molti di noi saranno costretti a chiudere».Un’altra batosta creata da questi continui cambiamenti è quella a carico degli automobilisti che disorientati dalle continue novità sono diventati bersaglio di solerti vigili che «fanno cassa» multando le soste selvagge.
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