Il 47enne manduriano vittima lunedì scorso di un grave infortunio sul lavoro avvenuto in un cantiere edile all’interno dell’impianto di compostaggio Eden 94 di Manduria, è fuori pericolo. Dalla rianimazione dove era ricoverato è stato trasferito nel reparto di chirurgia dello stesso ospedale Marianna Giannuzzi. La ripresa delle funzioni vitali senza esiti ha permesso ai sanitari di sciogliere la riserva sulla prognosi. L’uomo che è stato folgorato da una scarica elettrica dell’alta tensione mentre manovrava una pompa del cemento mentre gettava la pedana di un capannone, ha avuto un arresto cardiaco durato diversi minuti risolto positivamente grazie al massaggio cardiaco iniziato tempestivamente da un suo collega e dalle successive manovre rianimatorie del personale sanitario del 118 anche con l’impiego del defibrillatore e farmaci. Dopo la ripresa dell’attività cardiaca era stato intubato e ricoverato in rianimazione sino a ieri.
Intanto proseguono le indagini da parte dei carabinieri della stazione di Manduria, dei tecnici dello Spesal, servizio antinfortunisco della Asl e dei militari del Nucleo investigativo del lavoro. Ieri gli inviati dell’ispettorato hanno interrogato in ospedale l’infortunato che risulta regolarmente assunto dall’impresa edile titolare del cantiere. I carabinieri della stazione di Manduria al comando del maresciallo superiore Elio Enrico, su delega del pubblico ministero Remo Epifani, hanno sequestrato il camion-pompa su cui stava lavorando l’infortunato.
I tecnici dello Spesal e gli investigatori dell’Arma ricostruiranno la dinamica dell’incidente per stabilire eventuali responsabilità in merito alla mancata applicazione delle misure antinfortunistiche. Resta sempre in piedi l’ipotesi che possa essersi trattato di una fatale, imprevedibile e rarissima formazione di arco elettrico che dai cavi dell’alta tensione, favorito dalla forte umidità dell’aria di quel giorno, amplificata dall’evaporazione del cemento stesso, ha raggiunto l’autopompa e quindi l’operaio. La fortissima scossa che ha tramortito il 47enne procurandogli un arresto cardiaco, ha colpito in maniera più leggera altri due operai che erano con lui, uno dei quali ha avuto la prontezza di sollevare il collega che era stato sommerso dal cemento e praticargli il massaggio cardiaco.
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