La Voce di Manduria che oggi pomeriggio trasmetterà in diretta la manifestazione contro il depuratore sulla costa, offre un ulteriore contributo giornalistico nella speranza di convincere gli indecisi a prendere parte ala protesta.
La bella favola di Forcatella
Il depuratore di Forcatella, Fasano, è diventato la testa d’ariete con la quale, il sindaco di Sava in primis e di seguito politici e tecnici pro-Urmo Specchiarica, vogliono sfondare le resistenze di chi si oppone al progetto previsto sulla costa manduriana, targato Aqp e Regione Puglia.
Mostrando video e servizi giornalistici di un’autorevole trasmissione televisiva dove il giornalista beve l’acqua di reflui depurata che sgorga da una fontana posta all’interno dell’impianto di Forcatella, costoro vogliono tranquillizzare quanti, avendo a cuore l’ambiente e il futuro turistico della marina di Manduria, chiedono di allontanare le opere previste in zona Urmo-Specchiarica.
A ben guardare, però, non tutto è oro quel che luce. È vero sì che l’impianto di Forcatella è all’avanguardia perché depura i reflui rendendoli utilizzabili agli usi irrigui (a quali costi, non si sa). Ed è pure vero che, spingendo ancora sulla depurazione, possono essere addirittura potabilizzati (anche in questo caso, a quale prezzo non si dice).
È vero però che le due zone interessate, Forcatella sulla costa fasanese e quella di Specchiarica-Urmo marine di Manduria, sono molto differenti tra loro. Mentre la prima occupa un’area praticamente isolata da insediamenti abitativi, naturalistici e turistici, la seconda, al contrario, è nettamente circondata da tutto: un albergo, numerosi B&B, un camping, una zona residenziale abitata anche d’inverno, due case vacanza per Vip da 1.000 euro al giorno, migliaia di seconde case per la villeggiatura, tre aree protette, il bosco di Rosamarina, la foce dl fiume Chidro e la salina dei Monaci. (Vedi planimetrie a confronto)
Da sfatare, inoltre, la convinzione dei pro-Specchiarica secondo cui i reflui dello scarico d’emergenza del depuratore di Forcatella, a Fasano, che finiscono in mare, sono depurati per cui non fanno danni e non determinano rischi alla balneazione.
Tutto vero? Non proprio. Se ne sono accorti i fasanesi ad agosto scorso quando hanno visto (e filmato, vedi sotto il video) che i reflui finiti in mare erano tutt’altro che potabili: reflui di fogna. Sempre di quel mare dei fasanesi, infine, nessuno dovrebbe dimenticare che proprio questa estate l’Arpa Puglia ha segnalato la più alta concentrazione di “alga tossica” tra tutte le coste pugliesi costringendo il sindaco di Fasano ad emettere un divieto di balneazione durato circa una settimana.
Nazareno Dinoi
Vedi sotto il video della testata locale GoFasano che mostra gli sversamenti di liquami a Forcatella lo scorso mese di agosto.
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1 commento
Leonardo.celeste
dom 16 dicembre 2018 10:36 rispondi a Leonardo.celesteScusate perché non si fa a Sava il depuratore visto che non anno fogna non anno rifiuti non anno niente .è facile dire il depuratore bisogna farlo dove non ci sono i suoi cittadini