L’entusiasmo dei dirigenti e degli amministratori comunali come anche di molti manduriani per l’annunciato riavvio del servizio di sosta a pagamento, potrebbe essere rovinato dall’impossibilità di affidare tale servizio all’Automobile Club di Taranto. Il primo ad esprimersi sulla complicata questione è stato il commercialista ed ex assessore comunale al Bilancio, Gregorio Pignataro che in un commento sui social esprimeva ieri delle perplessità sulla possibilità per l’ente pubblico di affidare un servizio simile senza procedure di gara. «Cioè – si legge nel post - il Comune stipula una convenzione con l’Aci di Taranto che partecipa con una Società di Capitali privata alla gestione dei parcheggi. Tutto senza gara e senza niente perchè Aci è Ente Pubblico non economico. Come se, che so – chiosa Pignataro - il Comune di Roma raccogliesse senza gara i rifiuti del Comune di Manduria attraverso la sua partecipata Ama. Però mi dicono che è tutto regolare», conclude il commercialista lasciando in sospeso i suoi dubbi.
A ben guardare, esiste un parere dell’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione e un altro dell’Autorità garante della concorrenza che si esprimono su una vicenda simile verificatasi nel comune di Chieuti in provincia di Foggia. Anche in quel comune l’amministrazione aveva stipulato una convenzione con l’Aci per la gestione dei parcheggi a pagamento, ausiliari del traffico ed altri servizi. Su richieste di alcuni consiglieri di minoranza di quel comune foggiano, l’Anac e l’autorità garante della concorrenza e del mercato, nel 2010, esprimevano questi pareri che qui si riportano.
Così l’Anac
I servizi oggetto della convenzione stipulata con l’AC Foggia devono essere affidati dal Comune a seguito di procedura ad evidenza pubblica, nel rispetto delle disposizioni in materia di appalti pubblici di servizi; Difettando i requisiti della collaborazione per la realizzazione congiunta di un servizio pubblico e dell’assenza di corrispettivo per tale collaborazione, nel caso in esame non è legittimo ricorrere allo strumento della convenzione ex art. 15 della legge 241/1990;L’AC Foggia, al pari degli altri AC Provinciali e dell’ACI, quali operatori economici che offrono stabilmente servizi sul mercato, sono legittimati a partecipare alle procedure ad evidenza pubblica bandite per l’affidamento di appalti di servizi e forniture.
Così l’Autorità garante della concorrenza
«Nel citato documento, l’Agcm conclude ritenendo che “….la convenzione proposta dall’AC Foggia contrasta con la normativa posta a tutela della concorrenza e del mercato, dal momento che l’affidamento del servizio, con la determinazione delle relative caratteristiche e modalità digestione, non è stato preceduto dall’espletamento di una procedura di evidenza pubblica, così da garantire la c.d. concorrenza per il mercato».
Nazareno Dinoi
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1 commento
savario
sab 27 ottobre 2018 07:02 rispondi a savarioCon la gara partecipano anche i mafiosi, meglio l'aci.