Oggi pomeriggio alle 16.30 nella sala consiliare del comune di Manduria si terrà un incontro pubblico per la presentazione dell’idea progettuale di «un’area attrezzata a parcheggio ecosostenibile in zona Chidro». Un momento, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Manduria per arricchire, con il contributo di tutti, la proposta progettuale
di riqualificazione dell’area finanziata dal Comune di Manduria per ridare vita ad una delle aree di maggiore pregio delle marine manduriane ma anche la più deturpata dalla presenza del cosiddetto ecomostro sul Chidro. Nei mesi scorsi la Regione Puglia ha richiamato l’attenzione di enti e comuni per la realizzazione di progetti per la rete ecologica regionale con un apposito avviso pubblico a cui sia il Comune di Manduria sia le Riserve Naturali del Litorale Tarantino Orientale hanno risposto con un progetto di massima che prevede la completa rimozione e bonifica dell’impianto di captazione delle acque del fiume Chidro, realizzato sul fine degli anni ’80 e mai entrato in funzione, con una completa conversione di parte della struttura per farne un nuovo centro visite e logistico dell’area protetta, destinato a offrire servizi innovativi di fruizione delle risorse, organizzazioni di sessioni didattico-laboratoriali con l’uso di nuove tecnologie multimediali. Prevista anche la bonifica di tutti i canali di collegamento al fiume, dove saranno realizzate strutture per aumentare la nidificazione della fauna protetta e, quindi, tutelarne la biodiversità presente. Inoltre la destagionalizzazione delle attività, con l’apertura del centro visite per tutto l’anno e lo sviluppo del turismo sostenibile con la messa a disposizione di canoe e bici per le visite guidate. Per la realizzazione del centro saranno utilizzate tecnologie innovative con “tetto verde” e l’utilizzo di pannelli fotovoltaici per l’autonomia energetica della struttura, che sarà comunque sottoposta in una ex vasca di accumulo, non visibile all’esterno per un minor impatto ambientale. Il progettista dell’opera di cui non è stato indicato il costo, è l’ingegnere Emanuele Orlando, dirigente del comune di Manduria con il supporto tecnico scientifico dell’ingegnere Gregorio Raho.
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3 commenti
Alessandro il grande
mar 16 ottobre 2018 06:09 rispondi a Alessandro il grandeMa quale amministrazione non sapevo che esistesse una amministrazione..
sergio di sipio
mar 16 ottobre 2018 03:01 rispondi a sergio di sipioDello stesso parere di lorenzo
lorenzo
mar 16 ottobre 2018 12:10 rispondi a lorenzoEccole le soluzioni dette di ripristino ambientale. Non si dovrebbe prendere la scusa dell'ecomostro presente e sostituirlo con un altro manufatto seppur meno impattante. Il fiume andrebbe ripristinato come era prima della costruzione di quella porcheria che si vede oggi. Senza aggiunte o nuovi progetti. Il Chidro non è un giocattolo o un parco dei divertimenti. Il Chidro è un piccolo fiume che ha un eco sistema non per gli uomini ma per la flora e la fauna. Classico esempio di danno del passato sfruttato con progetti innaturali comunque.