Gli abitanti di un intero quartiere di San Pietro in Bevagna, marina di Manduria, vivono da giorni in completo isolamento telefonico e con le strade al buio per via dei ripetuti furti dei cavi elettrici e della telefonia. La zona in questione è quella della piazza dove d’estate si svolge il mercato settimanale. Tra le situazioni più allarmanti, quella di una famiglia che assiste una persona in coma vegetativo. Gli unici contatti con l’esterno, per costoro, sono affidati alla telefonia mobile la cui copertura, in questa parte di costa servita efficientemente durante il periodo estivo, è sempre instabile. A questo si aggiunge la difficoltà di effettuare le ricariche delle sim quando sono senza più credito. Come se non bastasse, soprattutto in questo periodo post ponte pasquale, le strade che di sera sono avvolte dalle tenebre, sono diventate impraticabili per via degli abbandoni di rifiuti di ogni tipo che hanno trasformato la zona in una discarica a cielo aperto. A sentire i residenti (una ventina di famiglie in tutto che vivono nella località anche d’inverno), i disagi sono stati più volte riferiti agli organi comunali preposti, polizia locale compresa, ma senza risultati. Il malessere dei cittadini è giustificato da varie ragioni. Oltre all’isolamento telefonico dovuto ai furti di cavi che determinano l’interruzione della rete fissa, si segnala la precaria situazione igienico sanitaria per il cattivo odore prodotto dalla macerazione della spazzatura organica e per la presenza di ratti ed altri animali richiamati dai rifiuti. Non meno grave la questione della sicurezza pubblica. L’oscurità in una località pressoché disabitata d’inverno, alimenta l’odioso fenomeno predatorio, un vero invito per i ladri che possono così «operare» indisturbati aiutati dal buio.
«Siamo dimenticati dal mondo e da chi ci amministra, eppure – si lamentano i residenti d’inverno ormai giunti all’esasperazione -, le tasse che paghiamo sono uguali a quelle di tutti gli altri manduriani che vivono in paese».
N. D.
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10 commenti
sergio di sipio
mer 9 maggio 2018 08:28 rispondi a sergio di sipioIl comitato c'è già quindi non sento il bisogno di aprirne un altro.Chiederò ai confederati quando ci potremo incontrare dove quando per il resto dovremo chiedere alla redazione di lasciarci questo spazio per almeno sino alla chiusura delle scuole.
Josef Küsperth
sab 7 aprile 2018 01:55 rispondi a Josef KüsperthWir brauchen keinen Rechtsausschuss oder ein Komitee. Wir brauchen die Leute, die wir schon seit Jahre mit unseren Gebühren bezahlen. Diese sollten endlich ihre Arbeit tun und nicht unsere Beiträge in Ausschüssen verzehren. Non abbiamo bisogno di un comitato legale o di un comitato. Abbiamo bisogno delle persone che paghiamo da anni con le nostre tasse. Questi dovrebbero finalmente fare il loro lavoro e non consumare i nostri contributi alle commissioni.
lorenzo
sab 7 aprile 2018 06:39 rispondi a lorenzoJosef qui e' l'Italia. Ci siamo? Non è un Land tedesco la Provincia di Taranto. Compreso? O fai le battaglie x far valere i diritti o se aspetti la politica e le Istituzioni locali muori prima. Con il vantaggio che al cimitero la luce te l'ha mettono in pochi giorni.
Marco
sab 7 aprile 2018 04:53 rispondi a MarcoCaro Josef e’ proprio questo il problema le nostre tasse come ho già detto e un bancomat per quelle persone
Joe
ven 6 aprile 2018 02:47 rispondi a JoeLo stesso a Urmo Belsito, da giugno 2015 non c'è l'illuminazione pubblica in molte strade...
lorenzo
ven 6 aprile 2018 03:43 rispondi a lorenzoBisognerebbe fare un comitato legale con uno statuto registrato e partire a denunciare tutte quelle autorità che non fanno il proprio dovere.
Marco
ven 6 aprile 2018 11:23 rispondi a MarcoSono d’accordo però senza la partecipazione di quei politici che lo fanno x interesse personale
Lorenzo
ven 6 aprile 2018 06:29 rispondi a LorenzoCi mancherebbe che i politici entrino nel comitato. Manovrerebbero tutto. No, no libero comitato di San Pietro, specchiarica, Torre Colimena e Torre Borraco.
Marco
sab 7 aprile 2018 04:30Ok. Io ci sto anche se usufruisco solo d’estate ma è una questione di civiltà e di amore per una terra meravigliosa
Marco
gio 5 aprile 2018 08:49 rispondi a MarcoE’ la solita storia del menefreghismo delle Autorita’ che usano San Pietro solo come bancomat con le tasse che paghiamo... e’ una vergogna