Sabato, 27 Aprile 2024

Giudiziaria

L’incubo per i due titolari dell’affollatissimo relais che ogni anno organizza circa un centinaio di banchetti con un fatturato stimato medio intorno al milione di euro l’anno, è iniziato a luglio del 2014

Invitati assenti al banchetto di nozze, indagati e assolti i ristoratori

Tribunale Tribunale | © La Voce di Manduria

Il malcostume di molti invitati di non presentarsi all’ultimo momento al banchetto di nozze, è costata una denuncia penale e un processo per evasione fiscale ai proprietari di una nota sala ricevimenti di Manduria, assolti «perché il fatto non sussiste» dopo quasi cinque anni dall’accertamento. È accaduto ai titolari di una nota sala ricevimenti della città del Primitivo, padre e figlio, finiti sul registro degli indagati con l’accusa di aver «occultato numerosi documenti contabili riferiti all’attività d’impresa esercitata tra il primo gennaio del 2012 a giugno del 2014». La presunta distruzione di documenti contestata ai due ristoratori, era relativa alla prima bozza dei contratti stipulati con i futuri sposi, quella in cui le parti concordano le portate del banchetto, il relativo prezzo e naturalmente il numero ipotetico degli invitati.

L’incubo per i due titolari dell’affollatissimo relais che ogni anno organizza circa un centinaio di banchetti con un fatturato stimato medio intorno al milione di euro l’anno, è iniziato a luglio del 2014 quando i militari della Guardia di Finanza della compagnia di Manduria si presentarono nell’azienda per un normale controllo di natura fiscale.

In quella occasione le fiamme gialle acquisirono dei documenti utili alle verifiche oltre alla documentazione fiscale presente in sede. La curiosità degli investigatori della polizia economica e finanziaria fu attratta dalle cartelline, sette in tutto, contenenti il nome dei futuri sposi e gli appunti sul menù prescelto, gli invitati con il prezzo ed altri particolari sulla cerimonia da fare. Confrontando questi contratti con le ricevute fiscali emesse, i militari avevano notato delle discrepanze tra il numero dei coperti previsti e le somme incassate con gli scontrini fiscali. Da qui la richiesta degli inquirenti di tutti i preventivi-contratti stipulati dal 2012 a giugno del 2014 che gli imprenditori, dopo un consulto con il proprio commercialista, facevano sapere di non aver conservato. Per cui l’incriminazione per reati tributari e la distruzione di documenti contabili in concorso con la richiesta di rinvio a giudizio avanzata e ottenuta dal pubblico ministero Filomena Di Tursi.

È iniziato così il processo durato quattro anni concluso l’altro ieri con l’assoluzione «perché il fatto non sussiste» emessa dal giudice del Tribunale di Taranto, Francesco Maccagnano. I due imprenditori che hanno affidato la propria difesa agli avvocati Gianluca D’Oria, Cosimo Micera e Lorenzo Bullo, hanno potuto così dimostrare la fisiologica non correlazione tra numero di invitati e le effettive presenze; ma soprattutto la non necessità di conservare tutti i contratti sottoscritti preventivamente con i clienti. I due erano accusati anche di aver occultato agli investigatori, al fine di evadere le imposte, parte della documentazione contabile così da impedire una corretta ricostruzione del fatturato della società. La difesa ha dimostrato come quei contratti, in realtà, non fossero obbligatori per legge né la loro mancata esibizione aveva impedito comunque ai finanzieri di ricostruire il reddito della società.

Nazareno Dinoi

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA

1 commento

  • giorgio sardelli
    mar 28 gennaio 2020 01:56 rispondi a giorgio sardelli

    ma all'epoca del controllo fiscale gli ispettori hanno fatto un verbale? sicuramente si, quello è l'unico scopo degli ispettori fare i verbali a chi lavora veramente fra tanti salti mortali, fanno solo danni alla imprenditoria e affossano l'economia del territorio.

Tutte le news
La Redazione - ven 26 aprile

La Polizia di Stato ha arrestato un 63enne di origini baresi ma residente a Manduria perché ritenuto presunto responsabile del reato ...

Tutte le news
La Redazione - ven 26 aprile

I parenti di una ultra ottantenne manduriana vogliono vederci chiaro sulla morte della loro congiunta avvenuta all’ospedale Marianna Giannuzzi ...

Tutte le news
La Redazione - ven 26 aprile

I manduriani sono tra i più poveri della provincia di Taranto. Il loro reddito medio, secondo i dati estrapolati dalle dichiarazioni dei ...

Tutte le news
La Redazione - gio 25 aprile

Il Tribunale di Taranto in composizione collegiale (corte presieduta dalla giudice Loredana Galasso), ha assolto ...

Tutte le news
La Redazione - gio 25 aprile

È deciso. La casa in via Dei Mille 25 a Manduria dove la ex deportata nei campi di concentramento nazisti Elisa Springer ha vissuto per ...

“Abuso d’ufficio e di funzione”, l’onorevole Maiorano rischia il processo
La Redazione - gio 1 febbraio

L’onorevole maruggese, Giovanni Maiorano, rischia di andare a processo per rispondere di abuso d’ufficio. Reato che avrebbe commesso quando ricopriva funzione di assessore del comune di Maruggio.  A chiedere ...

Abuso d’ufficio per il comandante dei vigili e i commissari, a maggio i testimoni dell’accusa
La Redazione - ven 2 febbraio

L’udienza che si è tenuta ieri che vede imputato l’ex comandante della polizia municipale di Manduria, Vincenzo Dinoi, insieme ai tre commissari straordinari che hanno amministrato il comune ...

Omicidio del cavalcavia, ammesse in aula le intercettazioni di "stellina"
La Redazione - sab 3 febbraio

Seconda udienza ieri nell’aula della Corte d’assise del Tribunale di Taranto del processo per l’omicidio del giovane leccese di etnia rom, Natale Naser Bahtijiari, di 21 anni, accoltellato, picchiato e gettato ...