Sei medici del reparto di medicina dell’ospedale i Manduria sono stati assolti col la formula piena perché il fatto non costituisce reato. Denunciati dai figli di una donna che era deceduta durante il ricovero, i sei professionisti era stati indagati e finiti sotto per rispondere dell’accusa di omicidio colposo. I fatti risalgono ad ottobre del 2017. Da allora sono iniziati quattro anni di udienze, perizie medico legali e tanto tormento per tutti.
La donna morta nel reparto di medicina, si era presentata al pronto soccorso in condizioni di salute già critiche e si era poi aggravata ulteriormente durante la degenza sino al decesso. I suoi due figli non convinti dei trattamenti a cui la loro mamma era stata sottoposta, decisero di presentare una querela ai carabinieri e quindi alla Procura della Repubblica di Taranto he aprì un fascicolo a carico di tutti i medici che nei giorni di ricovero avevano visitato e somministrato cure alla paziente. I carabinieri acquisirono tutta la documentazione su richiesta del pubblico ministero che a conclusione delle indagini decise di chiedere il rinvio a giudizio per tutti i sanitari per il reato di omicidio colposo i quali scelsero di essere giudicati con il rito abbreviato. Secondo l’accusa, gli indagati «avrebbero omesso con imperizia e negligenza» di sottoporre la paziente ad esami strumentali specifici come Tac e eco doppler e non avrebbero adottato le misure terapeutiche idonee alla patologia.
E’ così iniziato il confronto di consulenze e perizie tra le parti in causa che avrebbero provato la correttezza dei comportamenti e dei trattamenti dei medici del reparto attribuendo così il decesso alle condizioni fisiche della donna pregiudicate da una trombosi profonda di un arto inferiore che al momento del ricovero aveva già minato profondamente il suo organismo. Le argomentazioni del collegio difensivo composto dagli avvocati Pasquale De Laurentis, Franz Pesare, Salvatore De Felice e Raffaele Pesce hanno poi convinto il giudice Giovanni Caroli ad assolvere tutti gli imputati con la formula piena. La famiglia della donna si era costituita parte civile.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
4 commenti
Realtà
mar 26 ottobre 2021 12:27 rispondi a RealtàCome mai non si dice chi erano gli avvocati dei familiari?
Marco
mar 26 ottobre 2021 10:11 rispondi a MarcoI nomi degli avvocati dei figli della defunta non li pubblicate?? Perché??????? Quando gli avvocati perdono la causa non si pubblica il nome?? Così funziona??
demetrio_sammarco
mar 26 ottobre 2021 06:29 rispondi a demetrio_sammarcoFare il medico con la scure delle denunce è improponibile
pasquale dinoi
mar 26 ottobre 2021 01:37 rispondi a pasquale dinoibasta farlo con professionalità e la scure può diventare un ventaglio