Pene ridotte e cinque assoluzioni nel processo d'appello nato dall'inchiesta antidroga Chidro conclusa nel 2013 che in primo grado aveva visto alla sbarra dodici manduriani alcuni dei quali molto giovani all'epoca dei fatti. Sono stati assolti perché il fatto non sussiste Andrea Controversa di 28 anni e Francesco Tolardo di 32 e i savesi Cristian Leonardo Giuliano di 49 anni, Davide Soloperto di 28 e Giuseppe Cosimo Pichierri di 27 anni.
La Corte ha riformato le condanne cancellando alcuni reati agli altri imputati Giulio Modeo di 26 anni e Pietro Perrucci di 27, entrambi manduriani, assolvendoli da dieci capi d'imputazione. La corte d'appello ha così ridotto le pene: Perrucci a 2 anni e 6 mesi (in primo grado 5 anni); Modeo a 2 anni e 8 mesi (4 in primo grado); Daniele Pesare a un anno e tre mesi (3 anni e 3 mesi primo grado); Giuseppe Dostuni a 4 mesi di reclusione (in primo grado 2 anni e 3 mesi), assistiti dagli avvocati Lorenzo Bullo, Antonio Liagi, Franz Pesare e Cosimo Micera.
L'operazione denominata «Chidro», dal luogo della marina dove si sarebbe concentrata l'azione dei presunti spacciatori, portò alla luce traffico di sostanze stupefacenti destinato anche a giovanissimi turisti. Dalle intercettazioni venne fuori una consistente richiesta di ogni genere di droga anche da parte di minori e ragazzine non tutti identificati. La piazza dello spaccio del Chidro, dalle indagini svolte, risultò essere molto conosciuta anche da turisti stranieri clienti dei numerosi pusher locali.
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1 commento
Marco
mar 13 luglio 2021 08:06 rispondi a MarcoIl bello di queste assoluzioni è che Noi contribuenti risparmieremo sul vitto e alloggio di questi soggetti...