La storica biblioteca manduriana «Marco Gatti» sarà gestita dai privati. Lo ha deciso la giunta del sindaco Gregorio Pecoraro che ha deliberato un atto d’indirizzo che da il via alle procedure per l’affidamento della gattiana ad un’associazione del terzo settore con sede nello stesso comune messapico. Gli uffici incaricati avvieranno gli atti per la ricerca del soggetto più idoneo a cui affidare il luogo di studio e di ricerca composto da 50.000 volumi tra cui 9 incunaboli e 180 cinquecentine e un notevole numero di libri di scrittori locali e salentini.
L’amministrazione comunale intende così promuovere la diffusione e il rinnovamento dell’offerta culturale cittadina e della frequentazione della biblioteca civica mediante l’organizzazione e la promozione condivisa di attività come la lettura, i laboratori, l’organizzazione di corsi, seminari artistici, culturali e ricreativi. «Al fine di incentivare il coinvolgimento attivo del tessuto cittadino e la partecipazione concreta degli studenti e dei giovani agli eventi proposti – spiega la delibera -, per favorire la trasmissione e la crescita del sapere e per incrementare la visibilità e la riconoscibilità a livello locale e provinciale dei servizi culturali e di socializzazione della biblioteca, in un’ottica di crescita e attraverso la promozione del fare cultura e della partecipazione».
L’affidamento dell’impegnativa gestione è riservato agli enti associati del terzo settore in possesso dei seguenti ordinari che sappiano dimostrare «adeguata attitudine, da valutarsi con riferimento alla struttura, all’attività concretamente svolta, alle finalità perseguite, al numero degli aderenti, alle risorse a disposizione e alla capacità tecnica e professionale, intesa come “concreta capacità di operare e realizzare l’attività oggetto di convenzione». Il compenso previsto è di tremila euro all’anno.
La biblioteca Marco Gatti, attualmente chiusa per mancanza di personale addetto, è stata fondata nel 1898 dal senatore Nicola Schiavoni e dal canonico Gregorio Sergi. Il nucleo librario originario fu costituito da gran parte dei volumi dei conventi soppressi, arricchitosi negli anni con varie donazioni. Tra le preziosità presenti sugli scaffali della gattiana, spicca il «Librone magno delle famiglie mandurine» iniziato nel 1572 dall’arciprete Lupo Donato Bruno, documento che lo storico francese Gerard De Lille ha definito come unico esemplare al mondo che contiene le genealogie delle famiglie dalla fine del 1400 al 1700 con l’aggiunta di numerose note degli autori.
Sarà ora cura degli uffici cultura del comune bandire il relativo avviso pubblico indirizzato alle associazioni di volontariato presenti sul territorio le quali saranno invitate a partecipare presentando un proprio progetto che sarà valutato da un’apposita commissione non ancora individuata. L’atto di indirizzo approvato in giunta prevede per ora una durata annuale del servizio che potrà essere eventualmente rinnovato. Tra i gruppi locali da sempre interessati al mantenimento e allo sviluppo della Marco Gatti, l’associazione messapica «Archeoclub» è stata la più attiva e sicuramente non si farà sfuggire l’importante occasione.
Nazareno Dinoi
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13 commenti
Tiziana ZATTONI
ven 8 gennaio 2021 04:31 rispondi a Tiziana ZATTONISpero solo che chiunque prenda questo incarico lo faccia seriamente e con tutto il cuore. Non vorrei che con il tempo sparissero volumi interessanti e preziosi, dei quali la biblioteca è fornita!
Domenico
ven 8 gennaio 2021 03:50 rispondi a DomenicoSono sorpreso dal fatto che ci sia un settore esperto di "Cultura" fra gli uffici del Comune; di cosa si occupa? Presumo che non ci sia l'idea di creare un polo culturale unico per Manduria. In effetti alla logica di un coordinamento che spazi dal polo museale, archeologico, artistico e storico, con coinvolgimento delle scuole superiori, da tempo viene preferita una linea spezzettata, con investimenti risibili, incarichi prestigiosi, incapacità progettuale in grado di accedere a fondi dedicati. Questo alimenta non solo i sospetti di tanti concittadini commentatori, ma anche il grado di considerazione dell'amm.ne verso il TEMA. Via al bando: copia, incolla, adatta...
alberto altamura
ven 8 gennaio 2021 01:13 rispondi a alberto altamuraD'istinto mi viene da bocciare una idea del genere. Come può una pubblica amministrazione pensare di affrontare una questione del genere, voglio dire così delicata, affidando la gestione di una biblioteca storica, come la gattiana, ad un'associazione? Condivido l'idea di Enzo Caprino di pensare ad un concorso pubblico per scegliere un direttore e, anche se i tempi non sono brevi, non si può rinunciare a questo impegno. Per il resto, voglio dire che gestire una biblioteca non è come gestire un fondaco o un magazzino o un deposito. La cosa è molto più complessa e occorre personale preparato e competente, che si intenda di bibliografia, di biblioteconomia, di informatica, di conoscenza dei sistemi interbibliotecari, oltre che di organizzazione di eventi culturali, di seminari di studi, etc
Manduriano
ven 8 gennaio 2021 11:40 rispondi a MandurianoTranquilli tutto come da copione. Ci sarà altro sostenitore di pecoraro che sarà nominato. Tutto nella norma.
Enzo Caprino
ven 8 gennaio 2021 10:50 rispondi a Enzo CaprinoAdesso con questa decisione credo che stia emergtendo l'incapaità di questa amministrazione. che,Invece di adoprarsi a dare un direttore alla Biblioteca, pensa di affidarla ad un gruppo di Ciandala riuniti.
Gregorio
ven 8 gennaio 2021 10:20 rispondi a GregorioÈ normale con quella somma non troverà nessuno a gestirla, fosse stata molto più alta ,l'associazione lavrebbero trovata, e come sl solito sarebbe stata un'associazione molto vicina al Sindaco a Gregorio Dinoi, a Gregorio Pizzi ed al postino Dinoi.
Francesco Dinoi
ven 8 gennaio 2021 09:46 rispondi a Francesco DinoiTranquilli qualche altro compare da sistemare
Ludovico
ven 8 gennaio 2021 06:33 rispondi a LudovicoCome ti hanno sistemato a te
Francesco Dinoi
sab 9 gennaio 2021 06:33 rispondi a Francesco DinoiMa potremmo sistemare anche lei Signor Ludovico. Peccato che non si presenta??
Lorenzo
ven 8 gennaio 2021 09:25 rispondi a LorenzoNonostante il fratello del Senatore, lo ritengo un collaboratore dei Savoia, prendo atto come tanti che questa biblioteca è e sarà la memoria culturale di una parte di Manduria. Tuttavia sottolineo che solamente 3000 € per questa biblioteca, concesse dal Comune sono una somma misera. In tale contesto l'A. C. dovrebbe investire in figure fisse, stipendiati con relativa succursale alla Marina dove anche li si necessita di cultura magari in estate. E meno male che il sindaco potrebbe essere stato di sinistra una volta. Mah se la biblioteca fosse stata fondata da un Bersagliere.....
Walter
ven 8 gennaio 2021 10:30 rispondi a WalterSig Lorenzo Come riferisce lei 3000 euro somma misera x questo si cerca il privato. Ca nessuno è fesso
Lorenzo
ven 8 gennaio 2021 11:16 rispondi a LorenzoSignori Walter e Domenico, la cultura non ha prezzo e non stiamo parlando di galleria d'arte. Capisco che certe culture finalizzate a monetizzare qualsiasi cosa, non hanno lo stimolo per poter identificare che non è questione di fessi o dritti, semmai di voglia del sapere. Per quanto riguarda una biblioteca al mare, tutte le zone dove in estate arrivano ad oltre 30 mila abitanti ne sono provviste e all'interno hanno tutte la storia centenaria del Comune da esporre ai turisti. Ma morta l'edicola in piazza a San Pietro rimangono gli aperitivi che per molti fanno... Cultura ????
Domenico Scialpi
ven 8 gennaio 2021 10:20 rispondi a Domenico ScialpiUna biblioteca in spiaggia non sarebbe male ????