
Ci sono sospetti di ammutinamento da parte di un gruppo di maestre della scuola dell’infanzia di Manduria, «Poverella» e «Don Bosco» che ieri sono si sono presentate al lavoro presentando certificato medico. La notizia diffusa da alcune mamme infastidite da quella che definiscono come la volontà delle insegnanti ad opporsi alla didattica in presenza, viene smussata dai dirigenti dei due istituti che insistono sulla regolarità delle assenze dovute a malanni stagionali. La mancanza delle maestre malate, assicurano dalle scuole, sarebbe stata coperta da altro personale non facendo mancare il servizio.
Il dubbio che si è insinuato negli ambienti dei due istituti è che ci si trovi di fronte ad un braccio di ferro tra maestre favorevoli alla Dad e le famiglie che vogliono la presenza. Di questo ci sarebbe prova nelle chat che infuocano i social. «Naturalmente questo dato è tutto da provare», si limita a dire l’assessore comunale alla Pubblica amministrazione, Andrea Mariggiò, egli stesso dirigente scolastico in un comune della provincia di Brindisi e quindi il più deputato a difendere la categoria.
Dichiarazioni dell'assessore
L’assessore alla Cultura del Comune di Manduria, in continuo contatto con le dirigenti dei tre istituti comprensivi del territorio, invita la collettività ad avere fiducia nel lavoro che le singole scuole stanno svolgendo per assicurare da una parte il rispetto della normativa ("di per sé poco chiara che non tiene conto delle criticità di gestione che ha sollevato") dall’altra il diritto alla salute e allo studio degli studenti. Occorre - prosegue l’Assessore - rinforzare in atti concreti il patto di corresponsabilità firmato congiuntamente dai genitori e dalle istituzioni scolastiche, quest’anno arricchito di una specifica sezione dedicata al Covid. Le famiglie sono chiamate a "contribuire allo sviluppo dell’autonomia personale e del senso di responsabilità del proprio figlio e promuovere i comportamenti corretti nei confronti delle misure adottate in qualsiasi ambito per prevenire e contrastare la diffusione del virus" trovando in accordo con le scuole strategie comuni per fronteggiare e superare questa difficile congiuntura.
Nazareno Dinoi
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2 commenti
Gregory D.
mer 11 novembre 2020 06:59 rispondi a Gregory D.Emiliano che dice? Già si è lavato le mani? Mi raccomando, votatelo ancora, capre!
giorgio sardelli
mer 11 novembre 2020 06:51 rispondi a giorgio sardelliper contrastare il COVID ognuno di noi è bene osservare le regole che ci impone il governo e convincersi che si debbono cambiare le abitudini di vita che senza dubbio stiamo tutti esagerando, sembra ovvio che l'assessore al ramo difenda la categoria essendo anche lui un docente, i dubbi dei tre docenti che si sono messi in malattia restano anche per il fatto che le famiglie non la pensano tutte allo stesso modo ed ogni classe vanno 5/6/10/ alunni e qualcuno ha pensato di unire più classi in una e lasciando i docenti a casa...