C’è anche un manduriano tra le ventinove persone arrestate nell’operazione «Paride», condotta dagli agenti della Squadra mobile di Matera e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Potenza. L’inchiesta ha sgominato una banda di presunti trafficanti di droga attivi nelle province di Taranto, Bari, Matera e Salerno. Il manduriano G. P., di 54 anni, che è stato sottoposto alla misura dei domiciliari, deve rispondere di traffico di sostanza stupefacente in concorso con altri.
Il gruppo a cui farebbe parte il manduriano, avrebbe gestito un volume d’affari che si aggirava intorno ai 120 mila euro al mese, con acquisti all’ingrosso da fornitori albanesi o marocchini e una vendita al dettaglio che si realizzava attraverso una capillare rete di pusher che agivano non solo nel territorio del materano, ma anche in altri comuni del circondario. Nello specifico, al 54enne manduriano viene contestato di aver trattato a Bernalda la vendita di un carico di dieci chilogrammi di marijuana. Secondo gli investigatori che hanno utilizzato intercettazioni telefoniche e video, il manduriano che è difeso dagli avvocati Lorenzo Bullo e Cosimo Micera, si sarebbe recato all’appuntamento in compagnia di una persona non ancora identificata e con altri indagati della stessa inchiesta, ma l’affare saltò perché l’acquirente ritenne la droga di scarsa qualità.
Le indagini hanno preso avvio nel mese di dicembre del 2019 con il rinvenimento nelle campagne del comune di Bernalda, di 1,2 chili di cocaina, 2,7 chilogrammi di hashish suddivisi in 27 panetti, 125 grammi di marijuana, due fucili da caccia, 5 pistole revolver e semiautomatiche, circa 5.000 proiettili di vario calibro e potenzialità e 4,5 chili di materiale esplodente costituito da diversi ordigni e manufatti esplosivi completi di miccia.
N.Din.
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