Coronavirus | © Foto di Gerd Altmann da PixabayUna falla nel sistema di contenimento della diffusione del Covid-19 da parte del dipartimento di salute pubblica della Regione Puglia, è quella evidenziata da un cittadino di Manduria protagonista di una vicenda molto singolare. L’uomo, che lavora a bordo delle navi mercantili, è rientrato a casa venerdì scorso, 28 febbraio, dopo quattro mesi di assenza. Prima di arrivare, provenendo da Singapore e avendo fatto diversi scali negli aeroporti, ultimo quello di Milano, aveva contattato il numero del Servizio igiene e sanità pubblica della Regione Puglia chiedendo informazioni e possibilmente un tampone che accertasse la sua negatività al virus. «Manco da quattro mesi e a casa mi aspetta mio figlio piccolo e mia moglie», avrebbe detto il marittimo al suo interlocutore ricevendo il rifiuto del tampone e l’invito a rientrare tranquillamente e senza nessuna procedura dal momento che «non proveniva da zone rosse».
Così ha fatto, lui ed altri suoi colleghi pugliesi, ognuno nei rispettivi comuni di residenza dove li aspettavano le famiglie. Ventiquattrore dopo, la sorpresa. «Mi hanno telefonato ieri (sabato 29 febbraio, Ndr) dicendo di stare in quarantene e di evitare contatti stretti con i miei familiari», racconta il protagonista che è su tutte le furie. «Ma come – dice –, prima mi autodenuncio, chiedo di essere sottoposto al tampone, mi dite che non devo fare niente perché non ci sono rischi e ora mi telefonate per dirmi di stare lontano dai miei? E me lo dite 24 ore dopo? Dopo quattro mesi che non vedo mia moglie e mio figlio, secondo voi, cosa avrò fatto nel frattempo?». Il dipartimento di sanità della Asl dovrà notificargli l’ordinanza di isolamento sino al 12 marzo. «La porterò dal mio avvocato e denuncerò tutti», fa sapere il marittimo preoccupato di aver potuto arrecare danni al figlio e alla moglie.
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14 commenti
Oronzo Fulvio Gentile
gio 16 aprile 2020 03:50 rispondi a Oronzo Fulvio GentileDenunciali per colpa loro siamo in queste condizioni. Incapaci e superficiale
Gestione Deficenti
mar 3 marzo 2020 03:21 rispondi a Gestione DeficentiIn Lombardia c'è il sonno virus. Svegliatevi incapaci e rubastipendi.
Daniela
mar 3 marzo 2020 01:30 rispondi a DanielaLa fiera rischia di diventare davvero " pessima".SVEGLIA!
Ale
mar 3 marzo 2020 10:58 rispondi a AleQuesto fatto si e ripetuto al pronto soccorso di manduria un paziente proveniente da torricella presentava tutti i. Sintomi influenzali febbre ecc ..gli e stato negato il tampone anche dopo insistenza del medic
Pat.
mar 3 marzo 2020 05:37 rispondi a Pat.E quando è successo questo? Se fosse vero i pease è in pericolo pandemia
ciro
mar 3 marzo 2020 10:21 rispondi a ciroquesto Virus in Italia sta portando alla luce l'incompetenza e l'approssimazione di coloro che, nelle istituzioni, dovrebbero tutelare noi cittadini. Grazie al virus sta emergendo tutta quella classe dirigente figlia di raccomandazioni, che dell'incopetenza ne ha fatto e ne fa una bandiera.....speriamo che chi di dovere ne prenda atto
C.F.
mar 3 marzo 2020 09:51 rispondi a C.F.L'ennesimo furbacchione dall'avvocato facile che vuole fare soldi con un eventuale risarcimento (in realtà, furbo, li faREBBE solo l'avvocato, a te vanno le briciole). Certi protagonsimi oltretutto fanno male alla collettività. Cosa diranno le persone che in questi giorni dovranno avere contatti di affari con manduriani? Un titolo ed una notizia del genere, pur non dicendo da alcuna parte che il soggetto è positivo (e quasi certamente non lo è) provocherà un certo allarmismo per le note distorsioni che le notizie hanno quando passano di bocca in bocca. L'ASL ha correttamente rifiutato il tampone, in assenza di sintomi e di provenienza da zone rosse, italiane o estere. Corretta anche la quarantena fiduciaria. "Dovevano dirglielo prima." Voleva addirittura il tampone e non ci arriva da solo?
Greg
mer 11 marzo 2020 03:10 rispondi a GregEffettivamente anche a me puzza sta storia.... altro che salute dei famigliari, a questo stanno a cuore i dindini!
Giovanna
mar 3 marzo 2020 05:06 rispondi a GiovannaMa quello che è arrivato al pronto soccorso aveva si I sintomi. febbre dispnea e arrivava da Torricella paese già al centro del famoso caso e adesso ricoverato all'infettivi di Taranto quindi di che parliamo bisognava fare il tampone e basta o avvisarlo di mettersi in quarantena
C.F.
mar 3 marzo 2020 10:31 rispondi a C.F.ah, lei c'era? O stiamo parlando della fake-new di mio cugggino?
La Francy
mar 3 marzo 2020 08:52 rispondi a La FrancyProbabilmente sarebbe stato una delle 10.000 persone a rischio contagio che avrebbero portato la famiglia alla Fiera pessima di Manduria , e come lei sa quanti altri che non hanno avuto giusta assistenza ??? Stiamo parlando di una Ragione allo sbaraglio per incompetenza e poltrone date a persone incapaci sino al midollo , ma veramente credete che ci siano persone capaci di tutelarvi in Puglia???? ? E se per caso questo pover uomo avesse contagiato involontariamente moglie e figli ? Di chi sarebbe la colpa ? Certo non sua !!! E alla regione ? Chi pagherà per questo ? Ma si dai ...tutti Alla Fiera Pessima ....a sfidare il destino ....giochiamo con la vita della gente onesta , tanto basta avere il posto fisso in Regione ..tutto il resto non conta o conta molto poco !!!! Complimenti ...??????
Luca
mar 3 marzo 2020 01:53 rispondi a LucaMa guardi, si sbaglia di grosso, le assicuro che chi sta in alto, sta eseguendo tutte le operazioni possibili, e le posso assicurare che la Puglia è pronta ad intervenire (io credo nella mia Regione). Poi, se non le sta bene il fatto che quest'anno si fa la fiera pessima, può stare tranquillamente a casa..
Lucia Anna Margheriti
mar 3 marzo 2020 01:21 rispondi a Lucia Anna MargheritiConcordo con te bravissima
C.F.
mar 3 marzo 2020 09:57 rispondi a C.F.film consigliato "Safe-Sicura" (quello del 1995 con Juliane Moore) E poi, la speculazione politica, peraltro su pretese infondate, è una cosa intollerabile, lasciamola ai leghisti. In quanto alla responsabilità di contagio, uno che si autodenuncia e chiede addirittura un tampone (immotivatamente in assenza di sintomi) , ci dovrebbe arrivare da solo a dire ai parenti "mi isolo per un po', meglio evitare, abbiate pazienza un paio di settimane". Lo facciamo da sempre noi per semplici raffreddori un po' più pesanti.