
“Vestiario primaverile e viveri di prima necessità”, è questo l’appello della Protezione Civile ERA di Manduria per le dieci famiglie ucraine rifugiate tra San Pietro in Bevagna e la città messapica. Una macchina della solidarietà locale che non si è mai fermata a più di un mese dallo scoppio del conflitto in terra ucraina e che continua a sollecitare i manduriani più sensibili per far fronte a questa emergenza.
Gli ucraini finalmente in salvo, fuggiti dalle macerie e dal suono dei bombardamenti, sono arrivati a Manduria nelle scorse settimane con pochissime valige in mano (per i più fortunati) e sulle spalle solo il peso del conflitto: “hanno bisogno di cibo e di indumenti consoni alla stagione”, - ci spiega un volontario della protezione civile manduriana – “perché di vestiario invernale qui in associazione ne abbiamo in abbondanza, chiediamo alla sensibilità manduriana di aiutarci a raccogliere magliette, pantaloni, scarpe e giacche primaverili, ma anche viveri”. Ieri sera, infatti, il gruppo di soccorso si è recato in alcune macellerie manduriane per raccogliere i generi alimentari, -“ringraziamo le macellerie Da Fabio, Breccia e Fanuli per la loro donazione” , precisa il team di ERA.
Per chi volesse contribuire alla raccolta è possibile contattare i seguenti numeri: 380/4285603 Presidente; 377/3987525 Segretaria; 340/2748351 Vice Segretario; 328/3752466 Consigliere.
Marzia Baldari
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1 commento
Franco
sab 9 aprile 2022 04:21 rispondi a FrancoChe forza la protezione civile che anche senza sostegno si prodigano per gli altri. Bravi ragazzi.