«Dopo tante denunce presentate, l’aggressore di mia figlia è ancora libero». A parlare è la moglie dell’uomo di origini rumene arrestato perché coinvolto nella rissa a colpi di ascia finita con un uomo in rianimazione e due in carcere passati poi ai domiciliari.
Secondo la donna, colui che ha avuto la peggio, sarebbe la stessa persona che molesterebbe sua figlia quindicenne. Sempre sue, sostiene ancora la signora, le colpe di quella sanguinosa rissa.
Da quanto scrive la manduriana, l’uomo finito in ospedale e poi dimesso perché fuori pericolo, sarebbe responsabile di azioni di stalkeraggio nei confronti della figlia minorenne che insidierebbe da tempo. «L’abbiamo denunciato nuovamente perché io e mia figlia abbiamo paura di lui», afferma la donna che non si sente tutelata da chi dovrebbe. «Non è giusto – dice – che quest’uomo dopo essere stato dimesso dall’ospedale continua serenamente a girare con la bicicletta nei pressi della nostra casa e noi per questo abbiamo paura». L’appello della giovane mamma è rivolto alle istituzioni tutte. «Le forze dell’ordine devono tutelare me e la mia bambina e fare in in modo che chi ci perseguita deve essere messo in condizione di non fare del male».
Il marito della donna con un altro ritenuto suo complice sono tuttora agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio in concorso. Secondo loro avrebbero agito per legittima difesa.
«Non è giusto – conclude la donna -, chi ha cercato di difenderci viene arrestato mentre chi ci minaccia viene lasciato libero».
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4 commenti
Tony
mer 9 giugno 2021 02:09 rispondi a TonyIn Italia i criminali sono liberi di fare quello che vogluono e la gente per bene si deve preoccupare di sopravvivere.
Matirendiconto?
mer 9 giugno 2021 07:02 rispondi a Matirendiconto?È l'ennesimo esempio di giustizia che non funziona... Mi rivolgo alle forze dell'ordine e a chi ci governa: quante donne devono ancora avere la peggio prima che decidiate di fare qualcosa ?? Occorrerebbe anche poter rendere pubblico il nome ed il cognome di questi stalker..peccato che abbiano diritto anche loro alla privacy.
Elisa
mer 9 giugno 2021 10:56 rispondi a ElisaForse non hai seguito il caso...si sa il nome e cognome.....
Giancarlo
ven 11 giugno 2021 07:09 rispondi a GiancarloGià... e tutti (sottolineo tutti) sono gente raccomandabile, che si vorrebbe avere come vicini, amici e soci.