
Con lo slogan «Il Futuro non (si) chiude» si è tenuta questa mattina a Manduria, nel rispetto di tutte le norme anti-contagio e in assoluta sicurezza, la manifestazione di protesta dei commercianti che aderiscono a Confcommercio.
La categoria è scesa pacificamente in piazza per dimostrare la sofferenza del settore strangolato dal lockdown e dalle restrizioni pandemiche. Assieme a chi da settimane hanno dovuto abbassare le saracinesche, erano presenti anche quelli che hanno potuto lavorare per stare al fianco dei colleghi più in sofferenza.
I manifestanti guidati dal presidente cittadino di Confcommercio, Dario Daggiano, quello provinciale Leonardo Giangrande e dal direttore provinciale di Confcommercio Taranto, Tullio Mancino, hanno rivendicato la riapertura nel segno della sicurezza, ristori celeri per tutti e eliminazione delle tasse locali per la ripartenza dell’economia. Hanno risposto all’appuntamento i commercianti delle delegazioni di Manduria, Sava, Avetrana, Maruggio, Torricella, Fraganano e Lizzano.
«Siamo pronti a ripartire», ha scritto su Facebook Lara Panessa, l’imprenditrice manduriana rappresentante della categoria ospitalità extra albrghiera, una delle più penalizzate della filiera turistica da mesi col fiato sospeso.
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3 commenti
pro copio
ven 16 aprile 2021 04:18 rispondi a pro copioIo non conosco nessuno che non voglia riaprire, solo che siamo in zona rossa. Non ci bastano i malati che abbiamo o che si muore anche a 50/60 anni e anche meno?
C.D
ven 16 aprile 2021 02:18 rispondi a C.DVoglio fare una domanda alle istituzioni o a qualcuno che sa rispondermi. Perché i nostri commercianti sono chiusi e i cinesi sono tutti aperti?
Walter
sab 17 aprile 2021 10:04 rispondi a WalterLa Cina Potenza mondiale, (siamo sotto il loro Dominio)