Una banda di quattro rapinatori seriali e due presunti spacciatori è finita nella rete degli agenti di polizia del commissariato di Manduria che in questi giorni stanno notificando agli interessati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari firmati dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Taranto, Mariano Buccoliero che ha coordinato le indagini.
I primi devono rispondere di almeno quattro rapine a mano armata compiute tra Manduria e Sava tra la fine del 2019 e gli inizi del 2020, mentre gli altri due sono accusati di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Tutti già noti alle forze dell'ordine, risiedono a Manduria - tra di loro anche un giovane originario dell'Albania - ed hanno un'età compresa tra i 21 e i 30 anni. Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di polizia di Manduria diretto dal vice questore aggiunto Maurizio Greco, sono iniziate dopo una prima rapina compiuta a dicembre del 2019 ai danni di un tabaccaio della città messapica. L'esercente fu affrontato dai rapinatori, alcuni dei quali con il volto coperto da passamontagna, che armi in pugno portarono via l'intero incasso della giornata. A portare gli investigatori sulle tracce della banda furono le immagini della telecamera di sorveglianza del locale che aveva ripreso la scena e in particolare un bandito a volto scoperto che fu individuato.
Da questo iniziale indizio, i poliziotti sono poi risaliti anche agli altri rapinatori che qualche settimana prima, con la stessa tecnica, avevano compiuto altre tre rapine rispettivamente in un negozio ed in un distributore di carburanti di Manduria e ad un supermercato del vicino comune di Sava. Ad interrompere la serie di rapine, a gennaio del 2020, è stata poi quella alla farmacia Luparelli di Manduria. Quella sera, prima della chiusura, tre banditi con il volto coperto fecero irruzione nel locale dove c'erano anche dei clienti e, armati di coltello, costrinsero il farmacista ad aprire il registratore di cassa. Mentre uno dei malviventi prelevava l'incasso ammontante a 650 euro, gli altri due tenevano a bada i dipendenti e alcuni clienti cercando di impossessarsi dei loro averi. Tentativo fallito per la resistenza di questi ultimi. Subito dopo i tre banditi con il quarto complice che faceva il palo all'esterno, si diedero alla fuga durata poco perché i carabinieri della compagnia di Manduria che avevano raccolto l'allarme dato dal farmacista, ne individuarono e arrestarono tre. Il quarto sfuggito all'arresto fu poi catturato dagli uomini del commissariato di polizia al termine di una rapidissima indagine che li aveva portati in casa della madre del sospettato.
In quella occasione fu anche arrestato il compagno della donna che oppose resistenza nel vano tentativo di non far entrare i poliziotti in casa. Le indagini hanno poi messo in luce un traffico di sostanze stupefacenti di cocaina e metadone con l'individuazione dei due presunti spacciatori tra i cui clienti c'erano appunto i quattro rapinatori precedentemente arrestati. Attività di spaccio confermata dalla presenza di diverse quantità di droga trovate in possesso dei due indagati.
Il collegio difensivo composto dagli avvocati Dario Blandamura, Giuseppe Brunetti e Cosimo e Gianluca Parco, sicuri del rinvio a giudizio, sono pronti ad affrontare l'udienza preliminare. I legali Parco, difensori di tre dei sei indagati, tra cui i presunti spacciatori, hanno chiesto di acquisire la trascrizione di tutte le intercettazioni telefoniche che incastrerebbero i loro assistiti accusati dei reati di droga.
Nazareno Dinoi su Quotidiano
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2 commenti
Egidio Pertoso
mar 23 febbraio 2021 09:42 rispondi a Egidio PertosoE se in farmacia fossero entrati per chiedere delle supposte, a viso coperto, certo, per non farsi riconoscere quali dediti a tali medicamenti ? In dubbio pro reo, dice la legge.
MINO
mer 24 febbraio 2021 12:40 rispondi a MINOESILERANTE BATTUTA PURTROPPO LA SUPPOSTA è ANDATA AL MALCAPITATO FARMACISTA CHE HA PERSO I SOLDI . SERVE PIU CONTROLLO NELLE STRADE .