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La politica nazionale a Manduria, prima giornata della festa Aepi con il neo sindaco Pecoraro

Il convegno di ieri con la ministra Bellanova Il convegno di ieri con la ministra Bellanova | © La Voce

È partita ieri pomeriggio nella centralissima Piazza Garibaldi a Manduria la tre giorni della festa nazionale della «Associazioni europee di professionisti e imprese» (AEPI). La città ha avuto l’onore di ospitare un’importante conferenza in cui si sono avvicendati interventi di personaggi della politica locale, provinciale e nazionale su temi caldi per il futuro del nostro Paese. Dopo i saluti istituzionali del premier Conte e del ministro Di Maio, letti ai presenti dal direttore di Studio 100, Walter Baldacconi, hanno preso parola Rosario De Padova, vicario generale della Diocesi di Oria, che ha portato i saluti del vescovo Pisanello, e Mino Dinoi, presidente di Aepi, manduriano doc e già consigliere comunale nella passata amministrazione Pecoraro.

In seguito è stato il turno del presidente della Provincia, Giovanni Gugliotti, il “presidente sindaco” (in quanto sindaco di Castellaneta), come lo ha scherzosamente annunciato il moderatore Baldacconi. Grande importanza nel suo eloquio è stata riservata al bisogno di infrastrutture viarie di cui questa parte di territorio necessita, richiamando l’annosa ormai interruzione della “Bradanico Salentina”, arteria che permetterebbe l’unione tra il capoluogo jonico e Lecce, favorendo i trasporti e la comunicazione anche per tutto il versante est del tarantino. È in fase di progettazione il suo completamento, come anche la decisione ferma di adoperarsi affinchè i fondi cospicui, ben 193 milioni di euro, non siano decurtati per la realizzazione della Regionale 8, meglio nota come Talsano-Avetrana.

Alla presenza dei sindaci dei comuni di Avetrana, Maruggio, Torricella e San Giorgio Ionico, ha potuto effettuare la sua prima apparizione pubblica, Gregorio Pecoraro, in qualità di neosindaco della città di Manduria, dimostrando una certa emozione nel ricoprire nuovamente la carica di primo cittadino. Tema centrale del suo discorso è stato quello di illustrare quello che dovrà essere il ruolo della nostra città, punto focale tra le tre province e da sempre perno culturale e politico della parte orientale della Provincia di Taranto. Confermata anche l’attenzione, in sintonia con la politica provinciale, verso il completamento delle infrastrutture suddette e la difesa del vino Primitivo, colonna portante dell’economia del territorio non solo manduriano, volano di crescita e di investimenti, bisognoso però della collaborazione di tutti affinchè non sia denaturato o privato della sua tipicità e località.

Dopo questi primi interventi, ha preso avvio il talk show presieduto da ospiti come Alfredo Longo (responsabile Salute AEPI), Ivana Veronese (Segretaria Confederale UIL), Giuseppe Gigante (Direttore Generale INAIL Puglia) e Stefano Tangredi (Presidente AISP-AEPI). Ha preso parte in collegamento video anche il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, la quale ha salutato la città come una delle capitali del vino pugliese. La ministra ha messo in evidenza l’importanza e la necessità dell’azione politica in difesa di tutta la filiera produttiva alimentare, unico settore che non si è fermato durante la pandemia e che, d’altronde, ha bisogno di azioni mirate, da parte del governo, alla salvaguardia del patrimonio della biodiversità agroalimentare italiana che non ha eguali in nessuna parte del mondo: basti pensare che ci sono nel nostro Paese ben 500 varietà di vitigni. L’impegno del governo e del Ministero, quindi, è volto a salvaguardare tutta la produzione, le piccole e le grandi aziende, il semplice contadino e i lavoratori dei campi, tutti attori importanti per il settore che costituisce il 14 % del PIL. Di primaria importanza è la lotta alle imitazioni del prodotto italiano, in difesa del “made in Italy”: è stata proposta a livello europeo l’etichettatura obbligatoria per i prodotti come farina, pomodori e carni trasformate che avviene già nella nostra penisola. Questo settore, ha affermato la Ministra, ha bisogno di puntare alla sostenibilità ambientale ed economica, alla tutela del territorio ed alla valorizzazione delle aree interne, ultimamente abbandonate a favore delle grandi città. Non solo: migliorare le infrastrutture e agevolare il commercio, soprattutto nel Mezzogiorno, per rendere possibile la crescita economica e lavorativa di un Paese che può ambire a diventare il leader mondiale del settore agroalimentare. Bisogna impegnarsi nel porre rimedio alla desertificazione, problema noto soprattutto nella nostra zona ed utilizzare al meglio le risorse idriche, a detta della ministra pugliese, troppe volte sprecate e scaricate in mare. Occorre che l’agricoltura non sia vista come un lavoro di ripiego per i più giovani, ma una scelta, una ricchezza attraverso riforme radicali in virtù della transizione energetica, dal biometano alla creazione dei parchi agrisolari installati su serre ed attività, in grado di aiutare le aziende che li ospitano, contrastando la creazione di parchi con pannelli solari che tolgono terreno alle colture e alla natura in generale. Grazie al “Patto per l’export” in sei ambasciate saranno presenti diplomatici del Ministero che promuoveranno il prodotto italiano.

In via telematica si è collegata anche il capogruppo di Forza Italia per la Camera dei Deputati, Maria Stella Gelmini, la quale ha trattato della proposta di istituire un vero e proprio Ministero del “made in Italy”, oggi ancora più necessario nello scenario pandemico, in difesa dell’economia e dell’export italiano.

Dopo la ministra, ha preso parola Alfredo Longo, sindaco di Maruggio, il quale ho posto importanza sulla necessità di ogni territorio di godere degli stessi diritti e finanziamenti che arriveranno dal Recovery Fund, concetto ribadito da Ivana Veronese, denunciando il fatto che non possono sempre giungere al Sud il 34 % dei fondi di investimento del Paese. Anche questa parte d’Italia ha bisogno ormai di colmare quella differenza storica col Settentrione.

Mario Turco, Sottosegretario Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha, invece, elencato gli impegni e gli obiettivi raggiunti dal Contratto istituzionale di Svilippo (CIS) di Taranto, che dal 5 marzo 2020, nonostante la pandemia, è riuscito a far sì che si inaugurasse quest’anno nel capoluogo jonico il corso di laurea in medicina dell’Università di Bari nell’ex sede della Banca d’Italia, riscuotendo anche un buon feedback da parte dell’utenza, poiché ben 213 studenti da tutta Italia hanno scelto la città dei due mari, nonostante i 67 posti disponibili. Questo è solo il primo passo che porterà, secondo il sottosegretario, all’istituzione dell’autonomia della quarta università pugliese, con sede proprio a Taranto, arginando l’esodo degli oltre tredicimila studenti tarantini costretti a studiare in altre zone italiane. Si è parlato dell’istituzione del Tecnopolo del Mediterraneo a Taranto, sede per la ricerca sulle energie rinnovabili, per circa 9 milioni di euro; dei quattrocento milioni spesi per dotare al più presto il porto tarantino di un laboratorio per le analisi merceologiche, evitando i costi e i ritardi ulteriori se questi continuassero ad essere effettuate a Bari; del nuovo Centro sulle malattie sul lavoro, in collaborazione con università, CNR e Inail; del nuovo costruendo ospedale “San Cataldo”, la cui prima pietra sarà inaugurata dal presidente del Consiglio Conte il prossimo 12 ottobre; del progetto dell’acquario green del Mar Piccolo e del polo bibliotecario nel Castello Aragonese, dell’arrivo a Taranto di aziende quali il Gruppo Ferretti e la Philip Morris.

Il direttore dell’Istat, Linda Laura Sabatini, ha invece messo in luce il calo dell’occupazione causato dalla pandemia, ma soprattutto il fatto che questo riguardi la fetta femminile della popolazione, da tempo già mal pagata e precarizzata: il tasso di occupazione femminile italiano è del 48%, contro il 70% dell’Inghilterra, il 60% della Francia e il 54% della Spagna. Interessante l’ intervento della Segretaria UIL Veronese che ha evidenziato come sia stato adoperato per la prima volta in Italia, nel pubblico e nel privato, lo “smart-working”, o come lo ha preferito definire lei, “home-working”, il lavoro effettuato a casa, nuova frontiera di crescita e innovazione per il mondo che verrà.

Il direttore dell’Inail Puglia, Giuseppe Gigante, ha sottolineato l’incidenza del 44% di malattie professionali a Taranto e la necessità di prevenzione e di volontà sociale e culturale alla stessa. L’ultimo intervento è stato di Stefano Tangredi, presidente di AISP, una delle associazioni facenti parte di AEPI, il quale ha accolto di grado la notizia dell’apertura del corso di Medicina a Taranto, in quanto nel 2025 -si stima- mancheranno quindicimila medici: occorre quindi riformare la normativa 264 del 1999 che regola l’organizzazione dei corsi di laurea di Medicina in Italia, puntando non più sulla possibilità di un Ateneo di avere un preciso numero di corsisti, ma sulla effettiva necessità numerica di medici di cui il Sistema Sanitario Nazionale avrà bisogno.

Antonio Stano

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5 commenti

  • Domenico
    sab 10 ottobre 2020 03:31 rispondi a Domenico

    Bisogna sperare che una manifestazione cosi intensa e con una partecipazione di personalità tali, non ambisca a diventare un forum Ambrosetti di una Cernobbio di casa nostra o di Davos in Svizzera. Le lobbyes non hanno mai risolto i problemi di tutti, spesso consolidano e stabilizzano la politica e l'economia dei partecipanti e loro rappresentati (ripeto, non tutti, come cercano di far credere). C'e da dire che l'organizzazione di certi eventi muove una cospicua economia, ma ciò non garantisce i risultati prospettati ambiziosamente... vista la situazione in cui ci troviamo ancora oggi!

  • Gianni
    ven 9 ottobre 2020 08:46 rispondi a Gianni

    Complimenti ad AEPI sono stato invitato dall' Unione Coltivatori Italiani. Ottimo evento bravo Dinoi bravo Serpillo. Bella Manduria,visto anche nelle ragazze.

  • Gregorio
    ven 9 ottobre 2020 11:49 rispondi a Gregorio

    Speriamo che i problemi di Manduria si risolvono diversamente, senza fare (FESTE) convegni e via dicendo. FATTI NON PAROLE. Che già di parole, sono state dette abbastanza!!!

    • Manduiano
      sab 10 ottobre 2020 09:05 rispondi a Manduiano

      Il Manduriano non cambia mai, mai; sempre a lamentarsi invece di apprezzare eventi, tipo questo, importanti e interessanti!!!! Grazie a Mino, invece, che ha portato a Manduria, sua città, questo evento di lovello nazionale, alla faccia di chi sempre critica e critica.!!! Se dai tempo, i fatti li vedrai, anzi li vedremo.......

      • Gregorio
        dom 11 ottobre 2020 04:21 rispondi a Gregorio

        Hai detto bene -“..li vedremo.” Futuro! Quale?

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