
L’Ufficio italiano brevetti e marchi ha dato ragione al Comune di Manduria nella disputa con la Pro Loco sul marchio “RossoInchiostro”.
La richiesta di registrazione presentata dall’associazione turistica è stata respinta accogliendo l’opposizione del Comune (curata dall’avvocato Gianluigi De Donno mentre la Proloco non si era costituita con nessun legale), che detiene il marchio dal 2017 per eventi culturali e iniziative legate al territorio. La Proloco che ha ideato e organizzato sempre l’evento, aveva presentato in ritardo la richiesta di registrazione del relativo marchio su cui il comune detiene i diritti dal 2017.
Secondo l’Ufficio marchi, i due segni sono troppo simili dal punto di vista visivo, fonetico e concettuale, e i servizi rivendicati – seppur formalmente diversi – risultano affini, con il rischio di confondere il pubblico.
La Pro Loco, che in passato aveva collaborato con il Comune alle iniziative legate a “RossoInchiostro”, dovrà ora rinunciare al marchio e rimborsare 250 euro di spese. Soddisfazione in Comune: “Tutelata un’identità costruita nel tempo”.
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