
Dalla sua residenza californiana, Romina Power, informata dai suoi contatti salentini, ha diffuso una nota indirizzata alle autorità pugliesi. «La possibilità' che lo sciagurato progetto di scarico a mare sia attuato davvero – si legge -, getta un'ombra cupa e triste che solo i cittadini uniti nel sostenere coloro che hanno sempre lottato contro il depuratore ad Urmo (zona residenziale del comune di Avetrana in località Specchiarica, marina di Manduria, Ndr), possono dissipare». La cantante, paladina della lotta per la difesa dell’ambiente e delle coste pugliesi in particolare, non poteva non reagire al parere espresso dal Ministero dell’Ambiente che rende inevitabile lo scarico a mare del mega depuratore consortile di Manduria e Sava che l’Acquedotto pugliese sta costruendo lungo le coste manduriane.
Rinnovando l'impegno che l’ha vista più volte in prima fila e al fianco di chi da anni contesta l’opera, la showgirl lancia un appello con l’esortazione a non lasciare sole le popolazioni contrarie alla realizzazione di un depuratore di fogna a due passi dal mare. «Invito tutti – afferma la cantante -, a sostenerli con ogni mezzo ed in ogni sede perché questa terra ed il suo mare sono musica per chi li sa ascoltare». Infine la domanda: «Proprio ora che il mondo intero sta scoprendo la Puglia ed il suo mare, lo andiamo ad inquinare?».
La cantante non ha mai perso occasione di portare alla ribalta nazionale il tema della salvaguardia di questo tratto di costa dove ha trascorso lunghi periodi di vacanza e saldato intense amicizie con persone del posto. L’ultima volta è stata proprio un anno fa quando, ospite di Mara Venier nel salotto nazionale di «Domenica In», parlò nuovamente del rischio di uno scarico di fogna nella vicina Salina di Torre Colimena abitata dai fenicotteri rosa e da altre specie protette. Quell’intervento, preannunciato abbondantemente dalle agenzie, fu occasione di un confronto tra l’artista e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che intervenne «a sorpresa» nella trasmissione. In diretta video dal suo ufficio di Bari, il governatore rassicurò così la sua interlocutrice. «Quando sono diventato presidente - spiegò Emiliano -, ho bloccato il progetto che prevedeva lo sbocco delle acque depurate in mare con una condotta sottomarina. Abbiamo radicalmente cambiato linea – aggiunse - eliminato lo scarico in mare prevedendo un sistema di affinamento potenziato che permette l’accumulo in vasche di contenimento, con laghi in terraferma non comunicanti con il mare dai quali prelevare acqua per l’irrigazione».
Parole rassicuranti e bene accolte dagli ascoltatori e da Romina Power che non facevano i conti con la normativa che non permette soluzioni diverse dallo scarico in mare quando il depuratore si trova così vicino alla costa. Glielo ha ricordato in queste ore il Ministero dell’Ambiente. «La richiesta avanzata dalla Regione Puglia – scrive - si configura, di fatto, come un ulteriore deroga ovvero, una deroga ad una deroga in assenza di qualsivoglia fondamento giuridico e normativo».
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2 commenti
Domenico
dom 13 settembre 2020 07:24 rispondi a DomenicoPerciò la competenza e la conoscenza del progetto e delle norme sarebbe stata necessaria da parte dei tecnici, dei politici e anche degli oppositori. Invece di sit in, esposti generici e "vibranti proteste", ancorché di personaggi famosi, bisogna scendere nei dettagli e denunciare persone, non istituzioni. L'inquinamento è ancora vietato a chiunque da norme legge nazionali e internazionali (anche allAcquedotto, alli capernali politici, e ai tecnici arroganti). È li che si misura la capacità di costruire un'azione legale efficace.
Domenico
sab 12 settembre 2020 04:00 rispondi a Domenicopersonaggio in cerca d'autore: qui galleggiamo sulla cacca altro difesa dell'ambiente. Chiedetelo a tutti quelli che sversano nel sottosuolo e che magari battono le mani alla Romina: