Martedì, 23 Aprile 2024

Attualità

E’ il desiderio espresso da alcuni genitori dei minorenni manduriani, i cosiddetti “orfanelli"

Anche noi abbiamo il diritto di avere vicini i nostri figli che hanno sbagliato

Bulli Bulli | © Google

«Anche noi in questo brutto momento vorremmo avere i nostri figli a casa per rassicurarli e tutelarli». E’ il desiderio espresso da alcuni genitori dei minorenni manduriani, i cosiddetti “orfanelli”, implicati nell’inchiesta nata dalla morte di Antonio Stano, il pensionato solo vittima di vessazioni e violenza fisiche e psicologiche da parte del branco. Già finiti sotto processo, i minori sono stati affidati in prova ai servizi sociali e si trovano tuttora in custodia in centri di recupero situate nelle tre province di Taranto, Lecce e Brindisi.

«I nostri figli hanno sbagliato, ma in questo periodo così drammatico per tutte le famiglie, crediamo che tutti i genitori abbiano il diritto di sapere che i propri figli stano bene e che non rischiano». La preoccupazione maggiore è per i ragazzi che si trovano nelle comunità delle zone particolarmente colpite da coronavirus. «I nostri ragazzi hanno paura perchè gli operatori del posto che entrano ed escano dagli alloggi potrebbero contagiarli», fanno sapere i genitori che rivendicano il diritto di preoccuparsi dell’incolumità die figli.

«Abbiamo fatto richiesta al Tribunale di concederci una misura straordinaria proprio in considerazione di questa emergenza, ma ci hanno neanche risposto», fanno sapere le famiglie che sperano in una clemenza da parte delle autorità.

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COMMENTA

28 commenti

  • Antonino Navarria
    lun 30 marzo 2020 04:01 rispondi a Antonino Navarria

    Trovo giusto che questi ragazzi paghino fino all'ultimo il loro ignobile gesto, alle loro famiglie dico di avere l'umiltà di stare in silenzio ,

    • Massimo Pellegrini
      ven 29 maggio 2020 06:46 rispondi a Massimo Pellegrini

      D'accordissimo con Te. Oggi ho sentito della ridicola condanna limitata a 10 anni per i 3 maggiorenni e ai lavori sociali per gli altri. Quasi un paese intero doveva essere messo sotto giudizio comprese le forze dell'ordine. Uno schifo

  • Silvana
    dom 29 marzo 2020 11:06 rispondi a Silvana

    No solo i genitori si dovrebbero vergognare di chiedere questo a un tribunale, ma pure questo giornale per dare spazio a loro, non avendo neanche rispetto per una vicenda che c'è di mezzo no solo questo signore, ma tutto quelli anziani che non hanno voce nel difendersi da delinquenti come questi.

  • Croci Lucia
    dom 29 marzo 2020 10:55 rispondi a Croci Lucia

    Quello che hanno ricevuto è troppo poco, a volte con certa gente tornerei alla legge del taglione ,non si può e non si deve giustificare tutto e fare sempre la colpa agli altri come la società ecc... Impariamo a essere responsabili di quello che facciamo. Una scelta l'avevano e hanno scelto male che la società li ha obbligati? Per favore il buonismo in questi casi anche no! Stiamo dove stanno e cavoli loro i diritti li hanno perso quando hanno fatto del male. I loro genitori si sentono puniti troppo ci potevano pensare prima. E il resto della gente che sapeva è anche.peggio.

  • Max
    dom 29 marzo 2020 07:38 rispondi a Max

    Questi chiamiamoli "ragazzi" devono rimanere dove sono, sperando che mettano giudizio. Devono poter capire come il sig. Antonio Stano si sentiva quando per paura di incontrarli non usciva nemmeno per comprarsi da mangiare. Lo hanno privato della sua sacro Santa libertà, lo hanno umiliato mancandogli di rispetto e prendendolo addirittura calci e pugni. I genitori farebbero bene prima a chiedersi: Mio figlio ha il diritto di tornare a casa come se niente fosse accaduto? Normalmente la risposta dovrebbe essere "NO". Se la pensano al contrario è male perché forse loro per primi non hanno capito la gravità degli atti commessi dai propri figli. Farebbero bene aesaminarsi se come genitori valgono qualcosa oppure no. Questo è il mio pensiero non solo da cittadino ma anche di padre.

  • Maria
    sab 28 marzo 2020 01:40 rispondi a Maria

    Mi è bastata la famosa frase "gli abbiamo tolto la paghetta"per capire che questi genitori non avevano preso coscienza della gravità dei fatti compiuti dai loro figli. Mah....

  • Paola Capraro
    sab 28 marzo 2020 12:59 rispondi a Paola Capraro

    No debbono restare nelle comunità che per garantire i contatti con i familiari si sono attrezzate con videochiamate, quindi la relazione, anche se a distanza c'è! Non hanno mica rubato una scatoletta di tonno.....

  • Luciano
    sab 28 marzo 2020 12:19 rispondi a Luciano

    L'unico vero problema in casi di crimini del genere è si mandano questi ragazzi in un semplice centro di recupero: dovrebbero essere portati in carcere duro a vita!

  • betty
    sab 28 marzo 2020 10:29 rispondi a betty

    ma per favore, state zitti che è meglio

  • Vincenzo Trama
    sab 28 marzo 2020 10:19 rispondi a Vincenzo Trama

    Dopo pensionato solo ci vuole la virgola se no la frase cambia totalmente significato.

  • Nadia Bovo
    sab 28 marzo 2020 08:55 rispondi a Nadia Bovo

    Trovo sia una richiesta davvero improponibile. Devono PAGARE per quello che hanno fatto, questa è la serietà di uno Stato, rispettare le sentenze e dare giustizia alle vittime

  • L.C.
    ven 27 marzo 2020 09:54 rispondi a L.C.

    Nessuno mette in dubbio che la condotta posta in essere dai ragazzi sia stata di una gravità inaudita. Tuttavia ,sarebbe opportuno ricordare che il buon esito del percorso educativo e più in generale di quello formativo, non dipende esclusivamente dall'operato dei genitori, ma anche dall' operato di tutte le altre agenzie educative che intervengono nel processo di formazione dell'individuo, nonché di tutti i modelli sociali che i ragazzi ,loro malgrado, hanno. La giustizia sta facendo il suo corso e, comunque, da madre non mi sento di assumere questo atteggiamento inquisitorio e giudicante nei confronti delle famiglie! Ho visto diversi figli di buone famiglie comportarsi in un modo del tutto contrario all' educazione integerrima che avevano ricevuto. Quindi...

  • Sentenza divina
    ven 27 marzo 2020 07:55 rispondi a Sentenza divina

    La migliore sentenza deve essere l' eliminazione di erbaccia infestante minori con coscenza di uccidere e torturare, la sentenza divina speriamo che arrivi a questi "minori" pezzi di merda

  • nome e cognome
    ven 27 marzo 2020 06:19 rispondi a nome e cognome

    divevate prendervi cura di loro quando mancavano di casa la notte. allora non eravate preoccupati? meglio che siano altri a educarli

  • Davide Magri
    ven 27 marzo 2020 04:19 rispondi a Davide Magri

    Ritengo che questi signori stiano zitti, per come hanno educato i loro figli!!

  • Marcello g
    ven 27 marzo 2020 02:51 rispondi a Marcello g

    Ritengo che non sia giusto condannare oltre sia i ragazzi che i genitori. La colpa è di noi tutti. La nostra è una società che ha fallito nel progetto educativo. Esso andrebbe riscritto partendo proprio dalla famiglia e in collaborazione con essa e le istituzioni. Il progetto educativo no deve essere calato dall'alto ma andrebbe condiviso con tutti gli attori, con poche regole chiare. Troppi cavilli permettono questa situazione. Il discorso è molto lungo e complesso. Bisogna porre il giusto rimedio prima che questa società abbrutisca più di quanto lo è già.

    • Luca Adezati
      sab 28 marzo 2020 10:33 rispondi a Luca Adezati

      Mettiamo anche i genitori nel centro di recupero e siamo pari. Del resto che i genitori siano totalmente estranei all'educazione criminale impartita ai figli é improbabile. É giusto porsi l'abbruttimento della società come problema; sbagliato però scaricare sul contenitore ogni responsabilità del contenuto. Volgarmente parlando si potrebbe dire che gli stronzi esistono o se vogliamo essere più aulici, il male insito nell'animo ha sempre un espressione nelle mani dei più forti. Sta alla forza moderarsi perché il male non esca. Se il sistema educativo fa schifo perché non sono tutti degli assassini? E se il male non viene represso perché mai dovrebbe smettere di esprimersi? E ancora, facciamo che li liberiamo, la responsabilità del prossimo morto viene condivisa da chi firma il rilascio?

    • Mary Versace
      sab 28 marzo 2020 09:00 rispondi a Mary Versace

      Signor Marcello farebbe più bella figura a stare zitto, mi creda. La colpa è sempre della società, mai delle singole persone. Ognuno risponde delle sue azioni, e i ragazzi che hanno fatto del male a quel poveraccio sono colpevoli assieme ai loro genitori che non li hanno saputo educare. Si ricordi che il frutto non cade mai lontano dall'albero.

    • giorgio sardelli
      ven 27 marzo 2020 03:40 rispondi a giorgio sardelli

      allora bisogna rinchiudere anche i genitori?

      • Massimo Pellegrini
        ven 29 maggio 2020 07:01 rispondi a Massimo Pellegrini

        Solo quelli che erano al corrente dei fatti e non solo loro. Possibile che le forze dell'ordine non sapessero quello che stava succedendo? È una vicenda drammatica poiché i video giravano già da tempo senza che nessuno intervenisse a difendere quel Disgraziato.

    • Gerardo spira
      ven 27 marzo 2020 03:39 rispondi a Gerardo spira

      Non è questo il momento. Ragioni superiori di sicurezza sociale impongono di affrontare il problema in un tempo in cui le istituzioni hanno riacquistato normalità di azione.

  • Nomeecognome
    ven 27 marzo 2020 02:46 rispondi a Nomeecognome

    Impareranno, anzi imparerete, cos'è la paura. Antonio Stano deve averne avuta tanta.

    • MP
      ven 27 marzo 2020 08:57 rispondi a MP

      Sono amaramente d'accordo. E aggiungo che in un paese è molto improbabile che accada qualcosa e nessuno lo sappia quindi le bravate di questi cani sciolti sicuramente erano note. Cari genitori adesso patite voi la paura e la solitudine come la povera vittima.

  • Gianni Rossetti
    ven 27 marzo 2020 09:23 rispondi a Gianni Rossetti

    Chiedo scusa ma nel periodo delle vessazioni non vi preoccupavate dei vostri figli minorenni fuori di casa a orari strani di dove fossero e di cosa stavano facendo? Ora vi viene la preoccupazione che il “rischio “ lo corrono loro!!!! Ma non aggiungo altro

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