L’onorevole pentastellata Anna Macina prende le distanze dai consiglieri regionali del suo stesso movimento che in un comunicato stampa si dicono soddisfatti dell’annunciata prossima apertura del cantiere del nuovo depuratore a Specchiarica-Urmo. «Apprendo da alcune agenzie stampa – scrive Macina - dell’euforia con cui è stata accolta la notizia dell’avvio dei lavori entro la metà del prossimo mese di aprile». La nota a cui fa riferimento la parlamentare di Erchie, da sempre critica sulla scelta di localizzare l’opera sulla costa, è quella firmata dai consiglieri regionali pugliesi del M5S Marco Galante e Cristian Casilli, in cui si esprime soddisfazione per «una data certa per l’inizio dei lavori del depuratore consortile di Manduria; un’opera – si aggiunge - che i cittadini dei due comuni tarantini attendono da decenni e la cui mancanza ha portato anche ad una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea».
L’onorevole chiarisce: «Non a mio nome». E continua. «All’entusiasmo professato anche da chi ha sfilato in corteo per chiedere la delocalizzazione del depuratore facendo capriole e salti carpiati (il riferimento è al consigliere regionale di area Popolare, Luigi Morgante, Ndr), fa da contraltare lo sconcerto e il disappunto (il mio!) perché si apprende anche come non ci sia ancora la “soluzione” progettuale relativa al sistema di scarico e alle trincee drenanti (ancora in via di perfezionamento? E si è contenti dell’inizio lavori?)».
In effetti alla parlamentare grillina, e non solo a lei, non è sfuggita la profonda contraddizione dei suoi colleghi regionali che nella loro nota si dicono soddisfatti della mancanza di «uno scarico emergenziale», ammettendo poi che «l’unica autorizzazione mancante è quella inerente il recapito finale dei reflui».
Più attenta alla realtà e poco disposta ad accettare il progetto a scatola chiusa è invece Macina che mette in risalto in quattro punti tutte le pecche del progetto che ancora nessuno conosce nella sua interezza e che quasi tutti accettano.
«1) Il costruendo depuratore consortile potrebbe entrare in funzione tra 2/3 anni. E nel frattempo quello di Manduria continua ad inquinare? Avrei voluto leggere di fondi stanziati per porre rimedio ad una emergenza, ed allora mi sarei rallegrata;
2) allo stato – prosegue Macina - non vi è ancora il progetto relativo allo scarico e alle trincee drenanti (l’ultimo presentato da AQP è stato RITIRATO!!!)
3) si iniziano i lavori senza una conferenza di servizi e una via su questo??
4) dov’è la variante che Aqp dovrebbe depositare??
5) a governare la Regione Puglia è il Presidente Emiliano che continua a scegliere di non ascoltare le legittime istanze di un territorio che lotta da tempo per la delocalizzazione del depuratore! Prima di rallegrarsi per l’imminente inizio dei lavori – conclude l’onorevole grillina bacchettando così i suoi colleghi del regionale - occorre verificare la correttezza delle procedure che si stanno seguendo e la conformità degli atti alla normativa! Ed è su questo che vigilerò».
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