
I sindaci dell’areale del vino Primitivo di Manduria hanno disertato in massa la riunione contro i mega impianti dell’eolico nelle terre del vitigno pugliese convocata per ieri sera dal comune di Manduria e dal Consorzio di tutela del Primitivo manduriano. Dei diciotto sindaci dei comuni compresi nel disciplinare dove si produce il pregiato vitigno, solo quello di Sava, Dario Iaia, oltre al padrone di casa Gregorio Pecoraro, erano presenti nella sala consigliare della città Messapica, sede dell’incontro. Era collegato in videoconferenza, invece, l’assessore regionale all’agricoltura, Donato Pentassuglia il quale ha assicurato il suo appoggio e quello del governo regionale alle legittime richieste dei produttori che si contrappongono agli interessi degli investitori dell’energia green promotori di due progetti che prevedono l’installazione di 41 torri eoliche alte 112 metri nei territori dei comuni di Manduria, Avetrana, Sava, Maruggio e Torricella in provincia di Taranto e Torre Santa Susanna ed Erchie nel brindisino. Attualmente i progetti sono in fase di valutazione ambientale presso il Ministero della transizione ecologica e l’unico ente pubblico ad opporsi, sinora, è stato il comune di Erchie che ha formalizzato la propria contrarietà con una delibera di consiglio comunale inviata all’ufficio VIA del Ministero.
Tra di due sindaci presenti ha fatto sentire la sua voce il presidente del Consorzio di tutela, l’imprenditore Francesco Filograno, tra i più impegnati a difendere il delicato equilibrio tra coltivazione e paesaggio. «La nostra viticoltura – ha detto Filograno - va tutelata in tutti i modi e non può essere messa a rischio da investimenti che mal si conciliano con un territorio che fa del patrimonio vitivinicolo il suo principale punto di forza. Non è difficile immaginare quelli che possono essere gli effetti negativi su un paesaggio da sempre caratterizzato dalla presenza preponderante dei vigneti», ha concluso il presidente dell’organismo di tutela.
Parole di speranza sono venuta dall’assessore regionale Pentassuglia. «Come assessorato all’Agricoltura – ha dichiarato - siamo contro l’autorizzazione a ulteriori installazioni di energie rinnovabili soprattutto quando deturpano il territorio di uno dei vini pugliesi più famosi al mondo». Pentassuglia ha poi annunciato che a gennaio convocherà una ulteriore riunione con la commissione delle Politiche agricole e della Transizione ecologica per discutere della questione.
Pronti ad opporsi anche i due sindaci presenti. «Abbiamo un vino che deve essere tutelato e anche il suo territorio e come comune già in passato abbiamo espresso la nostra contrarietà all’invasione delle pale eoliche», ha detto Pecoraro ricordando una precedente atto adottato dal suo comune che metteva dei paletti a difesa delle colture di pregio come vite e oliveti esistenti nel proprio territorio. Il sindaco di Sava, Iaia, ha espresso profonda contrarietà alla possibilità che il territorio possa essere oggetto di un intervento se pur di energia alternativa, così impattante, impegnandosi a far propria ogni azione possibile così come ha fatto il comune di Erchie.
Nazareno Dinoi
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2 commenti
Cosimo massafra (Ferrara)
mer 22 dicembre 2021 12:23 rispondi a Cosimo massafra (Ferrara)Meglio l'eolico delle enormi distese di pannelli. Con L'eolico vedi un palo e nulla osta alle coltivazioni. I pannelli inibiscono qualsiasi altro utilizzo, quelli si che sono da evitare, per giunta finita la funzione sono inquinanti e se non costosa mente smaltiti inibiscono il ritorno alla coltivazione. Purtroppo bisogna produrre energia, tutti la reclamiamo. E cerchiamo dii non essere stupidi come col gas in Adriatico regalato alle Nazioni dirimpettaio pur se sotto il Mare italiano.
Lorenzo
mer 22 dicembre 2021 07:29 rispondi a LorenzoManduria non conta nulla. Purtroppo. Neanche il rispetto di essere presenti. Opinioni