L’intervento sulla “Regionale 8” della sede manduriana di “Archeoclub” che pubblichiamo a parte, apre uno squarcio nel mondo ambientalista locale, mai come in questo periodo poco chiaro e orfano dei propri storici principi fondati sulla difesa del territorio e della natura in genere.
Intanto fa capire, finalmente con chiarezza e senza le mezze parole usate da alcuni personaggi dalla millantata anima “verde”, che l’associazione presieduta da Anna Maria D’Andria è contraria all’opera stradale perché arrecherebbe «un danno irreparabile al paesaggio per l’inevitabile abbattimento di ulivi secolari e muretti a secco, per il consumo del suolo in un territorio molto antropizzato e per lo sconvolgimento dell’assetto idrogeologico».
C’è poi un aspetto che meriterebbe di essere spiegato dalle persone interessate ed è questo: qual è la posizione di Legambiente? Da quello che si legge nella nota di Archeoclub, appena tre mesi fa proprio Legambiente insieme all’associazione della dottoressa D’Andria ponevano dei grossi dubbi sul progetto presentando importanti osservazioni i cui risultati sono tuttora sconosciuti a chi quelle osservazioni le aveva presentate. E allora perché la portavoce dei Verdi, parlando a nome di Legambiente, sostiene che le osservazioni sono state accolte, convincendo tutti che obtorto collo conveniva accettare “l’ecomostro”?. Se le cose stanno così, perché Archeoclub Manduria che quelle osservazioni concordate con Legambiente le ha fatte, non è stata informata sull’esito finale delle stesse? E perché, infine, è stata lasciata sola dalle altre organizzazioni ambientaliste nel presentare nuovamente «puntuali osservazioni a tutte le sedi competenti?». Agli altri va tutto bene quindi?
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5 commenti
Pf
mer 3 marzo 2021 05:32 rispondi a PfE se questo ecomostro ne mangiasse uno ancora più grande? ( La litoranea)
Enzo
mar 2 marzo 2021 07:52 rispondi a EnzoEffettuando un punteggio UTILITÀ, tra AMBIENTE Vs REGIONALE 8? ?????????? a 0
Ottavio carbone
mar 2 marzo 2021 01:00 rispondi a Ottavio carboneSicuramente avrà un grosso impatto ambientale sicuramente perderemo qualche bel muretto, ma ad opporsi non è più il tempo. Il tempo giusto era prima della realizzazione dell’80% del progetto. Ora lasciarlo incompiuto recherebbe maggiore danno ambientale.
Logica
mer 3 marzo 2021 08:04 rispondi a LogicaPer me, come la penso io, la Regionale 8 e del tutto inutile e, aggiungo, che ADESSO dobbiamo difendere l’ambiente, finché siamo in tempo, perché inquinamento atmosferico aumenta sempre più e, non importa del 80,50 o100% dell’opera.....BUTTARE ASFALTO SUI TERRENI FERTILI È UN SUICIDIO
Egidio Pertoso
mar 2 marzo 2021 12:16 rispondi a Egidio PertosoAll' italiana. Si dice di stare da una parte e poi, nascondendosi sotto la paglia, si rilascia ambiguamente una proposta con i "se" e con i "ma". Non si dice chiaramente che quest' opera " non si deve fare né mo', né mai". Destino ha voluto che viviamo in uno stato definito "democratico" per costituzione. È la volonta' popolare che deve prevalere che si puo' esprimere anche con i referendum previsti dalla nostra carta. Per " opere" che coinvolgono tutti, associazioni, partiti e mafie si devono mettere da parte e lasciare prevalere la volonta' popolare o populista di cui qualcuno ipocritamente si è fatto paladino. È da vedere chi si adoperera' per cio'.