La notizia della ricerca di mercato avviata dalla Prefettura di Taranto per il reperimento di locali in locazione dove trasferire gli uffici del Commissariato di polizia di Manduria, continua a generare reazioni. Non dalla pubblica amministrazione in carica, che ne avrebbe titolo e interesse ma che non sembra interessarsi al problema, ma da chi ha precedentemente amministrato la città cercando, allora, di risolvere l’annoso problema di una nuova sede della per la Polizia di Stato.
Riportiamo due pareri in merito espressi dall’ex sindaco Roberto Massafra e dal suo assessore al Patrimonio, l’avvocato Gianluigi De Donno che all’epoca ha curato personalmente l’accordo per la concessione gratuita al Ministero del vecchio tribunale di Manduria da adibire come sede della polizia di Stato e della Stradale. L’intesa, regolarmente sottoscritta tra le parti, prevedeva la ristrutturazione dello stabile a cura del Ministero che in cambio l’avrebbe utilizzato per i due presidi della sicurezza per la durata di 50 anni. Tutto, però, è rimasto solo sulla carta mentre l’immobile situato sulla circunvallazione resta nel più totale abbandono.
L’ex sindaco Massafra esprime così il proprio sfogo. «Ministro e Prefetto – scrive -, erano troppo impegnati a “costruire” il castello di accuse con cui hanno ingiustamente sciolto il Consiglio Comunale per dare seguito all’impegno che avevano preso con la Città. Mi auguro – aggiunge Massafra chiamando in causa il sindaco Gregorio Pecoraro -, che questa amministrazione si faccia rimborsare i danni subiti per la mancanza di manutenzione e l’abbandono in cui è stato lasciato l’immobile dell’ex tribunale. Senza contare – conclude l’ex primo cittadino -, il rischio concreto che a questo punto Manduria perda del tutto anche il presidio della Polizia di Stato».
Anche per l’ex assessore De Donno la vicenda rappresenta «un esempio di inefficienza degli organi statali; malgrado la concessione gratuita dell’immobile comunale, disposta dall’amministrazione Massafra anni addietro – scrive l’avvocato - il Ministero competente non è stato in grado di procedere alla ristrutturazione».
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4 commenti
Vincenzo
sab 27 marzo 2021 08:54 rispondi a Vincenzo“Sede della polizia nell'ex tribunale, ci pensa il Demanio” così titolava un articolo della Voce di Manduria dell’8.1.2015. Da allora sono trascorsi sette anni nel più totale immobilismo. Rivangare su quanto non è stato fatto e cercare il capro espiatorio non è proficuo, né foriero di soluzione alcuna. Che la Città non perda importanti presidi dello Stato sul proprio territorio è evidente. L’esigenza è improcrastinabile. Cosa fare? Cedere l’immobile dell’ex tribunale al Demanio. Ciò eviterebbe che lo stesso vada in rovina, evitando che il Comune investa nel recupero e adattamento cospicue risorse che, se previste in bilancio, potrebbero essere destinarle per l'adeguamento di altri immobili, qualora di essi si conosca l’entità, destinazione e redditività.
Manduriano
dom 28 marzo 2021 01:30 rispondi a MandurianoGiustissimo la giunta pecorao ne sarà capace???????????????
Man Irlando
ven 26 marzo 2021 07:46 rispondi a Man IrlandoMan
Manduriano
ven 26 marzo 2021 07:34 rispondi a MandurianoLo perderemo il presidio di Polizia di Stato, non vi preoccupate. Scommettiamo? Vediamo pecoraro come e cosa fare. Non pensasse al cinema..........