
“Girate a destra. No, ricalcolo: girate a sinistra e poi a destra. No, ricalcolo: andate dritto per un chilometro e poi girate a sinistra”. Provate a chiedere al navigatore di trovare un indirizzo all’interno di Quota 12, nella marina di Specchiarica: resterà spaesato e messo a dura prova. Faticherà a calcolare un percorso sostenibile e vi segnalerà un tempo di arrivo doppio rispetto alla distanza reale, anche se il luogo si trova a pochi metri dalla vostra posizione.
Da oltre due anni questa zona vive una situazione di forte disagio a causa di un cambio della segnaletica che costringe i residenti a percorrere in auto circa 4 chilometri per raggiungere la litoranea, quando in realtà ne basterebbero appena 400. “Di ecosostenibile non ha nulla la segnaletica che hanno voluto mettere” spiegano gli abitanti di Specchiarica, riuniti in un comitato di cittadini residenti in Quota 12 (via Pesaro). “Questa nuova segnaletica sta creando notevoli disagi, con un aumento del traffico all’interno del paese: le auto passano continuamente davanti alle abitazioni”.
I residenti, non avendo accesso alle vie laterali, sono costretti a raggiungere la S.P. Tarantina per poi tornare indietro da un’altra quota. La regola vale per tutti, “compresi i ciclisti, perché non ci sono cartelli integrativi che ne autorizzino il passaggio” aggiungono. Oggi Specchiarica è percorribile dal basso (la litoranea che costeggia il mare) verso l’alto (S.P. Tarantina) e viceversa, ma arrivati a metà percorso, chi vuole svoltare a destra o a sinistra per tornare a casa deve fare molta attenzione: il rischio è di trovarsi davanti a un senso unico che obbliga a cambiare di nuovo strada.
“Da due anni si assiste anche a un aumento del traffico sulla litoranea, perché chi deve raggiungere Quota 12 – anche mezzi pesanti come camion dell’acqua, dell’edilizia, spurghi e corrieri – è costretto a percorrerla, anche in piena stagione turistica, con il rischio di causare incidenti” denunciano ancora i cittadini. Alla criticità si aggiunge un ulteriore problema: molte persone, esasperate da strade lunghe e dissestate, scelgono di violare le regole e imboccano le vie contromano, creando gravi pericoli per la sicurezza.
In questi anni i residenti hanno inviato diverse richieste e segnalazioni al Comune di Manduria e alla Polizia Locale, ma senza ottenere risposte né soluzioni. “Speriamo che questo problema non resti irrisolto, come già accaduto per altre richieste, tra cui la mancanza di illuminazione pubblica” concludono i cittadini.
Monica Rossi
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3 commenti
Mamma la capu 🤕
oggi, gio 28 agosto 14:07 rispondi a Mamma la capu 🤕Questo succede quando si ha una ammirazione gestita da persone intelligenti, questi sono capaci di mettere il senso unico anche su una STRADA CHIUSA !! 🤣
Taxista di professione
oggi, gio 28 agosto 12:47 rispondi a Taxista di professioneSecondo me, per snellire il traffico bisogna fare tutte le strade che parallele ( Quota 10 via Ortona, Quota 11 via Fano, Quota 12 via Pesaro e Quota 13 S.C. 59 ) con doppio senso e divieto 🚫 di sosta e fermata su entrambi i lati. Mentre le vie trasversali in senso unico a sequenza. Solo così si potrà raggiungere la propria destinazione in maniera più semplice ed efficiente. Ma grazie alla nostra amministrazione del cambiamento...tutto questo NON SI PUÒ FARE !!
CRICORIU
oggi, gio 28 agosto 11:48 rispondi a CRICORIUTi na recchia trasi... e dall'altra esce. Le rimostranze dei singoli cittadini o, come in questo caso, di interi quartieri non vengono minimamente presi in considerazione. Questo è sintomo solo di una cosa...Presunzione e spocchia ai massimi livelli condita con non poca ignoranza ed incompetenza da parte dei soliti... Ci vuole tanto a fare dei sopralluoghi nei luoghi indicati? E non sono pochi i casi in cui la cittadinanza chiede la correzione di "storture " della viabilità ... Mancu pi l'anticamera ( per non dire "altro") Basta ca gli sceriffi che fanno le passerelle (inutili) al chidro e retate a fine estate...