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Scuola privata e pubblica, Il lavoro del docente e com�� pagato
Scuola privata e pubblica, Il lavoro del docente e com’è pagato | © n.c.Privati a tavola con i soldi pubblici e gli inviti sono fatti trasversalmente da tutti i partiti, compreso il PD. Con questa legge di stabilità 2013, le scuole private, sono state finanziate con 500 milioni di euro. Appena 15 giorni fa i docenti della scuola pubblica sono scesi in piazza, e ritorneranno a manifestare sabato 24 p.v. contro i tagli di 183 milioni alla scuola pubblica. Soldi che sarebbero dovuti essere recuperati attraverso l’aumento del 33% delle ore d’insegnamento e senza alcuna retribuzione, anzi con blocco dello stipendio contrattuale al 2006 e degli scatti di anzianità fino al 2015. Il leitmotiv è: “I docenti sono fanoni” lanciato dall’ex ministro Brunetta e fatto proprio dal ministro Profumo, da questo Governo Monti e dai partiti, compreso il PD. Eppure tutti gli addetti ai lavori sono a conoscenza che nelle scuole private i docenti sono costretti a lavorare senza alcuna retribuzione e accontentarsi della copertura assicurativa e del punteggio da far valere nelle graduatorie della scuola pubblica (altra stortura). La Legge indica in 205 i giorni di lezione per i docenti delle scuole medie superiori, pari a 34 settimane di servizio, da svolgere con i propri studenti. Le ore che per contratto il docente deve obbligatoriamente svolgere con i propri studenti sono 18 settimanali, quindi 612 ore in tutto l’anno scolastico. Alle 612 ore di lavoro d’aula, si devono aggiungere 40 ore annue obbligatorie e previste nell’ art.29 del CCNL 2006-2009 per la partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie. Altre 40 ore da contratto sono svolte per le attività collegiali dei consigli di classe. Con questo ulteriore conteggio l’impegno annuale del docente sale a 672 ore annuali di servizio. Gli obblighi contrattuali del docente continuano poi con lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti concernenti, la valutazione finale dello studente. Ciò richiede almeno 40 ore di lavoro (a ogni docente vengono assegnate mediamente 6 classi). Con quest’altro conteggio il docente raggiunge un orario annuale di 712 ore di lavoro. Al comma 4 dell’art. 29 del contratto è previsto un’ora di ricevimento genitori antimeridiana mensile. Si tratta di altre 10 ore di servizio annue. Arriviamo quindi a 722 ore di servizio annuali. Tra gli adempimenti individuali dovuti dal docente, rientra le attività concernenti, la preparazione delle lezioni e delle esercitazioni con un impegno medio di 100 ore annue. Considerando che un docente ha assegnato mediamente 150 studenti e preparare 6 prove scritte l’anno, significa correggere 900 compiti con un impegno di non meno di 225 ore (15 minuti per ogni compito corretto) Un docente,quindi, lavora non meno di 1045 ore l’anno e riceve una retribuzione media, compresa la tredicesima, di 19500 euro (1500 euro mensili). Risulta quindi una paga oraria di 18,66 euro. All’art.3 comma 42 della legge di stabilità proposta dal ministro Profumo (poi ritirata), il docente italiano avrebbe dovuto fare altre 204 ore in più senza alcuna retribuzione. In questa ipotesi, per ora scongiurata dalla commissione Bilancio della Camera che ha approvato un emendamento alla legge di stabilità per risolvere il problema dei tagli alla scuola, la paga oraria si sarebbe abbassata a 15,61 euro! Avrebbe inoltre creato una riduzione del 25% del numero dei docenti, un conseguente aumento del 25% del numero degli studenti per classe (con punte fino a 40) e quindi una riduzione della preparazione degli studenti e dei futuri cittadini-lavoratori.
Pompeo Stano [email protected]
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10 commenti
Carlo Pesce
sab 5 gennaio 2013 04:34 rispondi a Carlo PesceConstato con amarezza come il popolo italiano sia diventato sempre pi stupido. Se stiamo male non dobbiamo prendercela con chi responsabile di questo, noooo... ma far star male anche gli altri poveracci... e intanto i signori governanti ringraziano mentre cenano a caviale e champagne godendosi pure i nuovi caccia bombardieri, che serviranno a "portare la pace" in aree spesso ricche stranamente di petrolio o gas...
Yùcatan
ven 23 novembre 2012 05:06 rispondi a YùcatanCertamente condivisibile l'intervento di Pompeo Stano se non fosse che, di questi tempi, con tanti operai a spasso, diventa fuori luogo! In altri Paesi, gli insegnati sono certamente meglio pagati ma sono praticamente a disposizione della scuola e degli studenti per l'intera settimana. Anni di sindacalizzazione selvaggia hanno portato ad uno stipendio da fame quale corrispettivo di un contratto non privo di privilegi. Uno stipendio funzionale ai bisogni delle tante, troppe donne, di cui composta la classe docente e perch no, di tanti professionisti che possono cos svolgere il doppio lavoro. E degli insegnanti di Religione assunti dietro semplce raccomandazione del Vescovo ne vogliamo parlare? In quanto alla scuola privata, di chi o cosa stiamo parlando? Gli ispettori del lavoro perch invece di andarsene "campagna campgana" non fanno visita ai vari istituti privati? Troverebbero tanti docenti che ci lavorano per stipendi da terzo mondo
Yùcatan
ven 23 novembre 2012 05:06 rispondi a Yùcatane che firmano buste paga senza mai riscuotere l'esatto corrispettivo indicato. O no?
Tonino Roberto
ven 23 novembre 2012 03:06 rispondi a Tonino RobertoChiss perch diffusa lidea che linsegnante il lavoro pi semplice e riservato ai raccomandati. Linsegnante uomo o donna, non fa niente tutto il giorno, passa qualche ora in classe con i ragazzi che stanno seduti e composti in religioso silenzio, legge il giornale, fuma qualche sigaretta, prende il caff, poi se ne va al circolo per ammazzare il tempo. Le ferie sono di tre mesi, vacanza natalizie e pasquali come gli alunni .. bella la vita eh! Ma che ci vuole per entrare nella scuola? Qualche anno di supplenze nelle scuole private (in coda a tanti altri), senza stipendio, pagando i propri contributi (poi ti danno anche il mod. 101 dove risulta che ti hanno pure pagato, lo stipendio e la tredicesima), rimettendoci anche i soldi del carburante se la sede da raggiungere a qualche centinaio di chilometri. Intanto si deve studiare per avere titoli abilitanti (e io pago), dopo tanti anni si passa alla scuola pubblica (per i punteggi accu
Tonino Roberto
ven 23 novembre 2012 03:06 rispondi a Tonino Robertomulati con i titoli di studio e le supplenze a proprie spese). Per quanti anni le supplenze? E chi pu dirlo, personalmente ho insegnato con quelli che erano gi stati miei insegnanti quasi vent anni prima che erano ancora supplenti ed abbiamo fatto insieme il concorso a cattedra (dopo qualche anno sono pure andati in pensione per raggiunti limiti di et). Lo stipendio? Inferiore a quello di un impiegato dello Stato con qualifica di terza media o con diploma. Qualcuno ha chiesto, perch se la scuola non tutta rose e fiori, gli insegnanti non cambiano mestiere? Certo che cambierebbero mestiere, magari trovassero un altro lavoro senza ricorrere a umilianti raccomandazioni, si sa come vanno queste cose vero? Si paga sempre in dignit, in un modo o nellaltro per qualsiasi posto si voglia occupare. I concorsi ? certe volte non si riesce proprio a capire come fanno certi individui a superarli, specialmente quelli per posti di prestigio
Tonino Roberto
ven 23 novembre 2012 03:06 rispondi a Tonino Robertomah!
pasquino
ven 23 novembre 2012 02:11 rispondi a pasquinoIl parametro su cui fare i confronti con altre categorie dovrebbe essere la retribuzione oraria, non il cumulo delle ore lavorate. Quanto guadagna a ora un laureato in un'altra amministrazione pubblica? Ah gi, non tutti i docenti sono laureati...
nino
ven 23 novembre 2012 01:07 rispondi a ninoSe io lavoro 40 ore a settimana, il conto presto fatto: 1045 ore diviso 40 uguale a 26,125 settimane.....praticamente mezz'anno... Ma di che cosa si sta lamentando?
mimmo
ven 23 novembre 2012 10:00 rispondi a mimmoCHE I DOCENTI SIANO UNA CATEGORIA PRIVILEGIATA E' RISAPUTO...BASTA PENSARE CHE C'E' PAPA' STATO DIETRO CHE PAGA OGNI MESE ANCHE SE SI E' MALATI O IN MATERNITA'...NON DIMENTICHIAMOCI CHE CHI LAVORA AUTONOMAMENTE SE NON LAVORA NON MANGIA, NON PUO' PAGARE LE TASSE PERCHE' LE BANCHE NON DANNO PRESTITI, E SI RISCHIA DI VEDERE LA PROPRIA CASA ALL'ASTA. BASTA PENSARE CHE MOLTI HANNO PARTECIPATO AL CONCORSO DI INSEGNANTE E SOLO POCHISSIMI CE LA FARANNO. E' LOGICO CHE LA CRISI DOVEVA ARRIVARE ANCHE A LORO DOPO ANNI DI ABBUFFATE.
maumau
ven 23 novembre 2012 09:47 rispondi a maumauSe sono un bracciante agricolo e il padrone mi fa lavorare pi ore o mi paga male, che faccio? Cambio lavoro o datore di lavoro. Signori prof siete sempre in tempo a cambiare, il posto pubblico non un obbligo, provate ad andare nel privato!!! Qualcuno forse ha mai lasciato la scuola pubblica per quella privata? Se non conviene pi lavorare per la scuola lasciate il posto ai giovani che si accontentano di quel "misero stipendio".