
Dopo una fase di apparente tregua, torna ad accendersi sui social lo scontro social tra due volti noti del mercato dell’auto usata: Benito Cinieri della Tir Car di Manduria e Pasquale Munno, della Fratelli Munno di Qualiano, in provincia di Napoli. I due imprenditori, divenuti celebri sui social per i loro video provocatori e autoironici ma efficacissimi per il mercato dell’automotive, sono tornati a scambiarsi frecciate e accuse reciproche facendo rapidamente lievitare le visualizzazioni.
La polemica, alimentata da video pubblicati sui rispettivi profili, riprende dopo che in passato i due avevano tentato un percorso di pacificazione incontrandosi sia a Qualiano che a Manduria in un clima di apparente distensione. Ora però, complice qualche allusione e una nuova serie di video, la tensione è nuovamente salita alle stelle.
Nel suo ultimo intervento, Pasquale Munno si è rivolto direttamente a Benito accusandolo di slealtà:
«Hai mangiato nello stesso piatto con me e ora mi attacchi per fare visualizzazioni. Non capisco perché ti stai comportando così», afferma Munno, con toni tra l’amareggiato e il minaccioso.
Nel video, il venditore napoletano sfida Benito a un confronto diretto: «Vieni con le tue auto, fammi vedere cosa sai fare. Io non ho paura. Ma per me, tu non vali niente. Questo è l’ultimo video che ti faccio», conclude, aggiungendo di essere pronto persino a recarsi fisicamente a Manduria pur di risolvere la questione.
A stretto giro è arrivata la risposta di Benito che ha cercato di riportare la polemica sul piano professionale, facendo chiarezza su ciò che, a suo dire, distingue un vero venditore da un semplice imbonitore:
«Il mio video era solo per spiegare la differenza tra chi vende auto di un certo livello come il sottoscritto e chi vende auto praticamente finite», afferma il manduriano.
Benito ribadisce di essere il «king delle auto medio-alte», ma dice di saper vendere anche quelle a basso costo: «Se vuoi la sfida, sono pronto: compro 20 auto come le vostre, le metto tutte in vendita qui e organizzo un’asta a partire da un euro. Poi vediamo chi è il vero professionista».
Nelle sue parole, anche un richiamo alla distinzione tra rapporti personali e lavoro: «L’amicizia è una cosa, ma la professionalità è un’altra. Non confondiamo i due piani», conclude Benito.
Nel frattempo, i numeri dei video volano: visualizzazioni a migliaia, commenti divisi tra sostenitori e detrattori, e una narrazione che ormai si muove tra il marketing e il reality. Una nuova puntata della “guerra dei concessionari” è servita, e i follower restano incollati agli schermi in attesa del prossimo colpo di scena.
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