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�Scazzi, la storia di un massacro�. Ieri in aula il movente della gelosia
«Scazzi, la storia di un massacro». Ieri in aula il movente della gelosia | © n.c.TARANTO - «La bomba atomica era pronta ad esplodere». Si è conclusa con questa frase ieri, la prima parte della lunga requisitoria del pubblico ministero Mariano Buccoliero nel processo in corte d’Assise sull’uccisione di Sarah Scazzi. L’enfatizzazione del pm serviva ad introdurre il momento in cui, secondo la sua ricostruzione, la venticinquenne Sabrina Misseri, accusata di omicidio volontario assieme alla madre Cosima Serrano, avrebbe ucciso sua cugina Sarah perché accecata dalla gelosia per Ivano Russo. In otto ore di eloquio interrotto da tre brevi pause, il rappresentante dell’accusa ha illustrato l’impianto del movente, la gelosia appunto, ricostruendo momento per momento i rapporti conflittuali che esistevano tra le due cugine entrambe attratte sentimentalmente dal bell’Ivano. Una requisitoria molto intensa, emotivamente coinvolgente e a tratti drammatica quella del pm Buccoliero che ha esordito con queste parole: «Signor presidente, signori della corte, questo è il processo sul massacro di una bambina perciò nel giudicare serenamente mettiamo da parte le lacrime di plastica che abbiamo visto sul volto degli imputati». Entrando subito nel cuore della vicenda, il pm ha voluto smontare con «i fatti» la ricostruzione del momento omicidiario fatta dalla difesa delle due donne alla sbarra. «Dando anche ragione all’organizzazione temporale fatta dagli imputati – ha detto – non sarebbe comunque possibile giustificare la morte della ragazzina in appena 8 minuti, vale a dire dalle 14,34 quando dicono che Sarah è arrivata in casa Misseri sino alle 14,42 quando il suo telefono squillava mentre lo zio la strangolava nel garage: è sufficiente questo per provare la colpevolezza i Sabrina Misseri», ha sostenuto Buccoliero prima di aprire la lunghissima parentesi della gelosia. «Negli ultimi tempi Sabrina guardava alla cugina come una rivale» perché «Sarah era presa da Ivano Russo, non ci sono dubbi. Lo scrive nel suo diario», ha raccontato il pm leggendo le innocenti confessioni che la ragazzina scriveva sui quaderni divenuti poi strumenti di accusa nei confronti di sua cugina. «Negli ultimi mesi prima del delitto – ha detto il pm - è evidente che i rapporti tra le due cugine sono cambiati completamente, Sarah non era più la bambina da coccolare e tutelare e a un certo punto è costretta ad accettare i soprusi di Sabrina, unico modo per poter uscire con quella comitiva, e con Ivano». Nei confronti del giovane conteso, il pubblico ministero ha usato parole durissime facendo prevedere nei suoi confronti possibili risvolti penali. Il giovane, secondo l’accusa, avrebbe dimenticato di riferire alcuni particolari del suo rapporto con le due cugine tendendo in generale a minimizzare il suo rapporto con Sabrina e sulla sua infatuazione per lui. «Una falsa testimonianza più grossa di questa non si è mai vista in un'aula di giustizia», ha detto il pm Buccoliero descrivendo Ivano Russo come «uno che non vedeva, non sentiva e che non ha detto tutto». Oggi la requisitoria del pm riprenderà con la ricostruzione del delitto partendo da quel pomeriggio del 26 agosto del 2010 quando Sarah Scazzi si recò dagli zii in via Deledda. Lunedì prossimo sarà la volta del procuratore aggiunto Pietro Argentino che formulerà le richieste delle pene. Nelle prossime udienze sarà la volta delle parti civili, poi delle difese, infine le repliche e poi la camera di consiglio che precederà la sentenza prevista entro il prossimo aprile.
Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno
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11 commenti
zaira
mar 26 febbraio 2013 11:44 rispondi a zairasignifica che ha detto la verita' .dicendo la verita' , ora siccome non emerso nulla di piu' si tartassera' anche ivano ? ci voleva .. penso che poi sara' la volta di pisello..
spider
mar 26 febbraio 2013 10:29 rispondi a spiderIO DAREI ANCHE UN PO DI CARCERE ALLA BALENA DEPISTATRICE CHE VIVE A ROMA.... ED A IVANO UNA BELLA DENUNCIA...
zaira
mar 26 febbraio 2013 09:08 rispondi a zairaniente di nuovo sotto il sole. l'asso nella manica non c' . siccome non c' ,ma si vuole che ci sia , ora si vorrebbe incriminare anche ivano . magari cavalcando l'onda della gelosia e battere il ferro fino che caldo . . a ivano non va' tanto bene appunto per questa storiaccia. non trova un lavoro allora denigrare la famiglia misseri e sopratutto sabrina forse ha pensato a quella via .. chissa' che ivano dica che che sabrina era pazza di lui . ma lui aveva messo gli occhi su sarh.. per questo cosima con sabrina uccidono la nipotina e cuginetta , pensando di aver cia libera con ivano .. ma lui si mette con desire' .. perch non l'ha fatta fuori pure lei?
michele
mar 26 febbraio 2013 01:17 rispondi a michelema dico io fanno il processo come giusto a sabrina e alla madre xme devono restare in carcere a vita ma michele misseri perche viso che continua a mentire perch non li danno il carcere a vita anche a lui x il gesto che ha fatto?ma sensi di colpa questo bast...o non ne ha io a lui ci butterei nel pozzo.
MrEquitÃ
mar 26 febbraio 2013 12:26 rispondi a MrEquitÃE.C: E giusto che tutti, proprio tutti, paghino per il male fatto a Sarah. Compreso chi non ha parlato. Ivano Russo deve andare a processo.
MrEquitÃ
mar 26 febbraio 2013 11:23 rispondi a MrEquitÃE' giusto che tutti, proprio tutti, paghino per il male fatto Sarah. Compreso chi non ha palato. Ivano Russo deve andare a processo.
Marinella
mar 26 febbraio 2013 10:50 rispondi a Marinella@Cinzia Per rispetto verso Sarah innanzitutto e per il popolo italiano ( e non) si sarebbero dovute evitare sceneggiate meschine e menzogne pietose. Dal momento che si giudica in nome del popolo italiano, lascio a Lei immaginare quale dovrebbe essere il verdetto.
Cinzia
mar 26 febbraio 2013 09:33 rispondi a CinziaA Taranto si sta facendo il processo secondo opinioni e pettegolezzi vari . Spreriamo che il verditto porti prove o almeno indizzi certi per il rispetto del popolo italiano in nome del quale si giudica
Vincenzo, Taranto
mar 26 febbraio 2013 08:28 rispondi a Vincenzo, TarantoVeramente con la bomba atomica di cui parla il pm la vicenda ha in comune solo questo: una preparazione di un evento segretissima, che nessuno ha percepito, e una deflagrazione improvvisa, inaspettata, un fenomeno inspiegabile secondo le comuni conoscenze. Questa gelosia sarebbe senza manifestazioni ed effetti apparenti, tanto che Sarah nel video girato a San Pancrazio allegra e spensierata. Ed allegra e spensierata anche quella mattina, come risulta da diverse testimonianze, non ultima la badante. Ma, per riprendere la metafora nucleare, non si capisce perch Cosima in questa reazione incontrollata non ha agito da "moderatore" cercando di calmare gli animi, fermando la mano della figlia. La funzione degli adulti sarebbe proprio quella. Se non le importava di Sarah avrebbe dovuto importarle di Sabrina che si rovinava con le proprie mani. Sabrina e Sarah non vivevano in un ambiente socialmente degradato, di violenza endemica, tale da
Vincenzo, Taranto
mar 26 febbraio 2013 08:28 rispondi a Vincenzo, Tarantofar ipotizzare un simile gesto. Si uccide una rivale in amore come extrema ratio; ma Sabrina aveva altri modi per tenere Sarah lontana dalla comitiva. Ivano Russo ha detto chiaramente di non aver mai percepito della gelosia di Sabrina nei confronti di Sarah. Questo un punto che nessuna requisitoria potr mai smontare.
Marinella
mar 26 febbraio 2013 08:11 rispondi a MarinellaIvano Russo avrebbe onorato la memoria di Sarah se solo avesse detto tutta la verit. Ha ragione Concetta quando dice che la maggior parte dei testimoni ha pensato a difendere la propria posizione piuttosto che pensare a Sarah e alla sua bruttissima fine. Chiss se Ivano non avr detto tutto per non peggiorare la situazione di Sabrina oppure.......soltanto per convenienza sua...... C' da chiedersi come mai Sabrina, dopo aver ascoltato la deposizione di Ivano, abbia detto ai suoi difensori: " stato onesto". Che significa?