La delegazione di residenti di Santa Gemma | © La VoceDopo la protesta dell’altro ieri, il progetto di riqualificazione urbana del rione Santa Gemma Galgani tiene ancora banco. E questa volta i residenti sono riusciti a farsi ricevere in municipio dove hanno esposto le proprie opinioni. A riceverli ieri pomeriggio sono stati i due addetti del settore tecnico del comune, i geometri Salvatore Montesardo e Michele Iunco. La delegazione di abitanti del quartiere ex Napoli Piccolo che nell’occasione si sono fatti rappresentare da Cosimo Breccia, leader del movimento politico “Manduria Noscia, il quale si era prodigato per fissare l’incontro, hanno rappresentato le loro perplessità. Hanno contestato innanzitutto l’inopportunità di iniziare i lavori in questo momento (il cantiere è già operativo), in un quartiere che per la quasi totalità è privo di servizi primari come acqua e fogna. “Prima o poi si dovrà rendere il servizio – hanno detto -, tutte le strade dovranno essere nuovamente scavate e addio nuovo tappetino di asfalto”.Altro motivo della discordia è il disegno stesso del nuovo quartiere che prevede il restringimento di quasi tutte le strade con la creazione di piazzole, marciapiedi e fioriere e, in alcuni casi, la chiusura completa del passaggio veicolare che trasformerà le “vie” in “vicoli”. Breccia ha poi stigmatizzato lo scarso coinvolgimento della popolazione residente nella fase del progetto. “Se i residenti fossero stati coinvolti nei modi e con i mezzi più democratici possibili e non nelle solite sedi di partito o nelle riunioni tra addetti ai lavori – ha detto Breccia –, sicuramente oggi non saremmo qui e ogni abitante non avrebbe scoperto in questo modo così traumatico quale destino dovrà avere il luogo dove è noto e dove vive”.
I due esponenti del comune (erano assenti sia il dirigente al ramo, ingegnere Emanuele Orlando che i commissari straordinari che amministrato la città Messapica dopo lo scioglimento per mafia), si sono impegnati a rivedere il progetto sulla base delle proposte che saranno avanzate dai residenti.
La delegazione del Santa Gemma Galgani capeggiata da Breccia si è congedata dai due geometri comunali con la promessa, da parte di questi ultimi, di un sopralluogo dell’ingegnere direttore dei lavori per verificare sul posto la possibilità di modificare la mappa già prevista nel progetto complessivo che prevede una spesa di circa sei milioni di euro.
Che qualcosa si possa ancora modificare, lo dimostra il fatto che proprio ieri, alla luce delle prime proteste, alcune opere già tracciate (marciapiedi e piazzole di restringimento della carreggiata), sono state ridisegnate riducendone le dimensioni.
Nazareno Dinoi
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1 commento
sergio di sipio
mer 25 luglio 2018 07:27 rispondi a sergio di sipio6 milioni di euro e l'acqua potabile a babbo morto l'inguaribile distanza dai cittadini alla politica provoca il rifacimento di lavori così ci mangiano i nonni i padri i figli ed i nipoti povera Manduria mia povera Italia mia e le Marine di Manduria attendono fiduciose che cosa?