Pochi sorsi di una bevanda contenuta in una bottiglia di acqua tonica tenuta in frigo, sono stati fatali per quattro manduriani, tre amici minorenni e un adulto, padre di uno di loro, finiti in ospedale per una intossicazione acuta di origine per ora sconosciuta. Uno degli adolescenti, di quindici anni, che aveva bevuto più di tutti, è arrivato in coma all’ospedale Perrino di Brindisi dove è stato ricoverato in rianimazione. È successo domenica sera in un’abitazione di Francavilla Fontana dove i quattro malcapitati si erano fermati tornando da un centro commerciale della provincia brindisina. Del contenuto della bevanda si stanno occupando i carabinieri della compagnia della città degli Imperiali al comando del capitano Alessandro Genovese che hanno sequestrato la bottiglia con il liquido e lo hanno inviato ad un centro specializzato di Bari per l’analisi della sostanza dall’aspetto simile all’acqua.
I disturbi sarebbero iniziati dopo pochi minuti dall’assunzione del prodotto. Due ragazzi più gravi hanno addirittura perso i sensi mentre il terzo coetaneo che non aveva gradito il sapore della bibita assaggiandone poca, ha solo accusato un senso di stordimento così come l’adulto. A quanto pare al momento dell’accaduto la casa abitata dai parenti dell’uomo non era abitata e i quattro manduriani, avendo le chiavi, si erano recati lì da soli per prelevare qualcosa da portare ad un loro parente. È stato quindi l’adulto a preoccuparsi della situazione chiamando il 118 e i carabinieri. Sul posto sono intervenute quattro autoambulanze e i militari del nucleo radiomobile che hanno cercato di ricostruire i fatti. Il personale sanitario si è invece occupato dei tre ragazzi, due dei quali privi di coscienza. Questi ultimi due sono stati caricati per primi sulle rispettive autoambulanze che sono partite con un codice rosso dirette all’ospedale di Brindisi. Giunti al pronto soccorso, per uno dei due è stata necessaria l’intubazione perché non respirava più ed è stato affidato ai rianimatori che lo hanno tenuto in osservazione nel loro reparto. Gli altri due quindicenni sono stati invece portati in pediatria dove sono stati sottoposti a lavanda gastrica, pratica a cui si è sottoposto anche l’adulto.
Ieri mattina, dopo una nottata in coma, il più grave de ragazzini si è risvegliato dal coma per cui è stato staccato dal respiratore dopo un periodo di svezzamento. Fortunatamente tutti e quattro ieri sono stati dichiarati fuori pericolo. Una notte da incubo per i genitori dei ragazzi che li avevano mandati al centro commerciale di Brindisi affidandoli al genitore del loro amico.
Resta da capire ora la natura della sostanza che ha provocato lo stato di avvelenamento acuto passato con un lavaggio gastrico e la terapia mirata disintossicante. Il capitano dei carabinieri, Genovese che conduce le indagini, attende l’esito delle analisi prima di ricostruire l’oscura vicenda. Una volta accertato questo si tratterà di individuare eventuali responsabilità. Tra le varie ipotesi che si fanno, nessuna al momento più possibile dell’altra, è che qualcosa sia finta lì per errore oppure che l’acqua tonica si trovasse lì da tanti anni e che fosse quindi scaduta.
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