
La giunta comunale di Manduria ha deciso di costituirsi in giudizio contro il ricorso al Tar di Bari proposto da tredici soggetti, tra residenti delle marine, politici e associazioni ambientaliste che si oppongono allo scarico nelle trincee drenanti del nuovo depuratore, previsto sulla costa in località Masseria Marina a San Pietro in Bevagna.
L'esecutivo del sindaco Pecoraro, ha dato incarico di rappresentare l'ente all'avvocato interno Annalisa di Giovanni. La decisione dell'ente pubblico di presentarsi con un proprio avvocato, dimostra la fermezza sulla scelta operata dalla maggioranza politica che governa la città Messapica che non intende cedere alle richieste di tutta la minoranza e di gran parte della popolazione e del mondo ambientalista, fatta eccezione per Legambiente, di offrire all'Aqp, proprietario e realizzatore dell'opera fognante, un'alternativa meno impattante dello scarico disperdente in località marina. In una zona poco distante dalla costa e circondata da abitazioni civili anche di pregio e a pochi passi dall'antica masseria che dà il nome alla località oltre ad essere Casa del parco delle riserve naturali. Tecnicamente il ricorso preparato dai due legali esperti in diritto amministrativo, si basa sulla richiesta di nullità di due delibere di Consiglio comunale, approvate con i soli voti della maggioranza ad aprile e giugno scorsi, relative rispettivamente alla adozione ed alla approvazione della variante alla strumentazione urbanistica comunale che modifica la destinazione dei terreni destinati ad accogliere le trincee drenanti. L'opposizione, in particolare, mira all'annullamento della variante urbanistica con la quale il Comune ha ceduto ad Aqp sei ettari di terreno costiero per le trincee del nuovo depuratore. Nel ricorso composto da 19 pagine, i due legali sollevano dubbi di legittimità nell'iter di approvazione della delibera consigliare di modifica dell'assetto urbanistico dei terreni che interessano l'ente idrico. Tra i vizi di procedura sollevati, il più importante riguarda la mancata approvazione del progetto complessivo dell'opera mancante ancora di alcune autorizzazioni e valutazioni ambientali. I ricorrenti si chiedono come l'organo consiliare Messapico abbia potuto approvare una modifica urbanistica per un'opera ancora apriva di un progetto compiuto. «La Regione - si legge nel ricorso - non ha potuto trasmettere alcun progetto approvato al Comune ed il Comune non poteva, e non doveva, adottare o approvare nulla di nulla».
Il Comune, secondo i ricorrenti, non poteva approvare una variante ai soli fini urbanistici, ma solo in funzione di un'opera pubblica che, non avendo tutte le carte in regola, è come se di fatto non esistesse ancora. A firmare il ricorso, oltre a sei stranieri, sono stati i rispettivi responsabili del comitato per il Parco Regionale del Mar Piccolo di Taranto, dei movimenti politico di «Manduria Noscia» e «Verdi Manduria» e le associazioni «Azzurro Ionio», «Lega per l'abolizione della caccia» e «Wwf Italia».
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
10 commenti
pro copio
ven 18 novembre 2022 02:56 rispondi a pro copioMa come ragionate? Se l'amministrazione ha preso una decisione che fa non la difende? Ma cosa vi passa per la mente? Poi ognuno può pensare che sia sbagliato il provvedimento ma chi lo ha assunto lo difende. Sarebbe ridicolo il contrario. Datevi una controllata prima di scrivere sciocchezze.
Gregorio 1
sab 19 novembre 2022 02:03 rispondi a Gregorio 1… sì ma.. ci la cosa nasci SBAJATA , puru ca la difiendi.. sempri SBAJATA …RIMANI !!! 😎.. Comu ragiunamu? Sempri meju ti li “ESPERTI “ in materia !!
Gregorio 1
lun 14 novembre 2022 09:05 rispondi a Gregorio 1Quannu nà cosa nasci storta … mori storta !! Questo progetto è stato un fallimento.. anche come politica !! A Manduria si “vendono “ troppo facilmente !! Torno a ripetere, NO SCARICO A MARE, si alle acque filtrate per le campagne !!
Dinoi
lun 14 novembre 2022 02:24 rispondi a DinoiLegambiente si schiera a favore delle trincee? Ho letto bene? Chissà quale omaggio avranno promesso!
Antonio
lun 14 novembre 2022 01:58 rispondi a AntonioOra tocca al comune di Avetrana fare un ricorso ad adiuvantum per difendere il proprio territorio Urmo Belsito contro le delibere della "strana maggioranza " del consiglio comunale di Manduria
Realtà
lun 14 novembre 2022 12:50 rispondi a RealtàCon il bloccare sempre tutto non si farà mai nulla a manduria che resterà indietro rispetto ad altre città
Lorenzo
mar 15 novembre 2022 07:15 rispondi a LorenzoChe si comincino a fare le piccole cose a Manduria. Acqua potabile, luci pubbliche, aree cani, asfalto strade, barriere architettoniche, raccolta differenziata, cartelli stradali, cestini, telecamere di sicurezza. Lei che realtà vive? Le sta bene un paese che si spopola gestito da incapaci con mentalità messicana? Si preoccupi delle discariche sulla strada per San Cosimo e della decadenza del paese evidente anche perbun cieco. Opinioni
Pietro
lun 14 novembre 2022 12:26 rispondi a PietroSpero e prego che questa maggioranza prenda una bella mazzata in testa, anche se sta usando i soldi di noi manduriani. Non riuscirò mai a capire perché lo fanno. Dovrebbero fare il contrario. Perché non si costituiscono contro chi ci sta facendo morire di "puzza" da anni? Si dovrebbero vergognare e nascondere! Pietro
Antonio
lun 14 novembre 2022 10:14 rispondi a AntonioPenso che sia proprio così! Molte opere che sono state iniziate senza l'approvazione del progetto completo dell'opera, sono rimaste a "mpichisi" che tradotto:"incomplete"! Infatti, per evitare queste situazioni (Progetti realizzati per "parti"); con il Nuovo Codice degli Appalti, che entrerà in vigore a Marzo 2023;" Tutti i progetti di opere pubbliche che non hanno completato l'iter per la "cantierabilità dell'opera dell'intero progetto" non potranno iniziare i lavori! O no?
Lorenzo
lun 14 novembre 2022 08:47 rispondi a LorenzoE brava Legambiente Manduria. Brava. Fossi io Ciafani, vi toglierei il marchio, vi chiuderei il Circolo e vi manderei a difendere l' ambiente in Cina. Altro che candidarmi a Sava. 😜 Opinioni