
Mentre partiti e movimenti manduriani, tranne due sole eccezioni, pare abbiano deciso di delegare a poche persone la complessa gestione dell’uso delle spiagge libere manduriane, dalla vicina Avetrana c’è chi lancia l’allarme e chiede una maggiore attenzione da parte di tutti.
Il Pd di Avetrana invita il sindaco Minò ad intervenire sui commissari di Manduria
Il primo a prendere la parola con un post affidato a Facebook, è il segretario cittadino del Partito democratico di Avetrana, Bartolo Punzi che si fa portavoce delle imprese del comparto turistico e alberghiero del territorio. «Fra pochi giorni – scrive - il ministro Boccia ed il governo permetteranno gli spostamenti infraregionali e si aprirà la stagione turistica che dovrebbe consentire alla nostra comunità di riavviare le attività ricettive per ridare fiato ad una comunità stremata dalla chiusura totale per troppo tempo». Proprio in questo periodo, fa notare Punzi, «si dovranno prendere decisioni importanti sull’uso delle spiagge e la nostra amministrazione – scrive - non può stare a guardare». Lamentando un «silenzio assordante» dell’amministrazione comunale di Avetrana, il segretario Pd chiede che l’autorità politica locale intervenga «verso i commissari straordinari di Manduria per la salvaguardia delle nostre imprese turistiche che hanno grandi interessi sulle marine».
Le consigliere Vacca e Petracca scrivono ai sindaci e chiedono di allargare il tavolo
Lo stesso tema interessa molto anche i due consiglieri di minoranza del comune di Avetrana, Lucia Vacca e Rosaria Petracca. Le due consigliere hanno inviato una lettera indirizzata ai commissari straordinari del comune di Manduria e ai sindaci di Avetrana e di Erchie in cui espongono le loro proposte. Partendo dalla necessità di tutelare in ogni modo la salute pubblica, nel rispetto quindi delle raccomandazioni sul distanziamento sociale, le due consigliere ritengono necessaria «la libera fruizione del demanio» (niente chiusure quindi), e una maggiore cura delle spiagge e delle strade, compresa la pubblica illuminazione. «Se il coronavirus è un problema del 2020 – scrivono – la poca pulizia delle strade e dei cassonetti non denota una particolare attenzione alla salute pubblica». Pertanto le consigliere indipendenti di minoranza, Vacca e Petracca, invitano i sindaci e commissari dei tre comuni ad un maggiore coinvolgimento delle popolazioni dei territori interessati. «Le marine – fanno notare in proposito le consigliere di Avetrana -, sono abitate anche da cittadini di altri paesi limitrofe (in massima parte di Avetrana e Erchie) che pagano tutte le imposte al comune di Manduria, per cui – ribadiscono – se deve esserci una cabina di regia, sarebbe auspicabile coinvolgere le amministrazioni di questi comuni». Le due donne propongono infine di coinvolgere al tavolo tutte le componenti economiche del settore turistico «affinchè le scelte condivise – conclude il documento -, abbiano come obiettivo la tutela della salute coniugata con lo sviluppo economico».
Il leader di Manduria Noscia invoca il coinvolgimento delle categorie di tutti i comuni rivieraschi
La proposta delle due consigliere avetranesi è praticamente identica a quella lanciata dal leader del movimento «Manduria Noscia», Mimmo Breccia, unico politico manduriano, al momento, che dice la sua sull’argomento. «Una questione così importante e delicata – scrive Braccia - non può essere lasciata nelle mani dei "soliti" che da anni comandano a Manduria; basterebbe un minimo di ragionevolezza – continua - per capire che bisogna allargare quel "tavolo" a tutti i sindaci ed associazioni di categoria di tutti i comuni limitrofi che si affacciano sulle nostre marine». Il portavoce del movimento se la prende con «i soliti noti che ormai da anni hanno il monopolio su tutto a Manduria».
Anche il movimento politico "Città Più", nei giorni scorsi, aveva avanzato la medesima richiesta
«Città Più - si legge in quella sua nota - esorta l’amministrazione ad aprire prontamente un tavolo di concertazione con le forze politiche, le associazioni ambientaliste e di promozione del territorio, auspicabilmente aperto anche ai rappresentanti istituzionali dei comuni costieri della zona, per predisporre un piano comune di sicurezza e di gestione delle spiagge di pertinenza».
La task force istituita a Manduria è composta dal comandante dei vigili urbani, dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, dal direttore delle Riserve naturali e dai rappresentanti delle forze dell’ordine oltre che dai commissari straordinari.
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13 commenti
Francesco
mar 2 giugno 2020 08:11 rispondi a FrancescoOgnunu a casa sua finalmente, chi il mare non ha si può fare una bella piscina
sergio di sipio
mar 2 giugno 2020 09:23 rispondi a sergio di sipioUn caso è quello di che fare delle spiagge libere. Che ognuno si comporti come si è sempre fatto. Cioè arrivi occupi ci passi qualche ora e via discorrendo. A Torre Colimena porterei l'acqua potabile e la fogna. E così saremo tutti felici e contenti.
Domenico
mar 2 giugno 2020 07:18 rispondi a DomenicoCertamente non è il caso di fare propaganda elettorale. Comunque il problema più difficile non è chi decide, ma cosa si decide. Non si tratta di un problema semplice, specialmente se consideriamo che il senso di responsabilità dei singoli non è ai massimi livelli. L'idea di restringere gli spazi per la balneazione per favorire i controlli non è sbagliata. In più alcune aree avrebbero bisogno di ricondizionarsi e riprendere la naturalità. Ovvio che tutti avrebbero da ridire con qualunque soluzione. Sarei curioso se oltre al metodo i candidati dicessero come fare. Ma forse chiedo troppo.
Angela
mar 2 giugno 2020 12:05 rispondi a AngelaGiusto Domenico. Diglielo al signor Breccia.
Giulio Solani
lun 1 giugno 2020 04:06 rispondi a Giulio SolaniSarebbe ora che che si prendesse qualche decisione ufficiale così noi turisti sapremo se prenotare o dirigerci altrove. Per ora io non me la sentirei di prenotare un hotel o una casa vacanze per poi scoprire che non posso andare nelle spiagge libere.
Lorenzo
dom 31 maggio 2020 11:53 rispondi a LorenzoCondivido di allargare i tavoli e nello stesso tempo per imparzialità aprite anche i portafogli specie in: pulizia delle spiagge, tutela e controllo riserve naturali, smaltimento rifiuti speciali. Altrimenti piace a tutti fare a parole i fru fru ( alla Lino Banfi) con il deretrano degli altri. Il mare è la spiaggia sono di tutti, come le riserve naturali che, vanno riservate e non distrutte o bruciate.
gerardo.marzo
dom 31 maggio 2020 11:13 rispondi a gerardo.marzosono ormai anni che nelle grandi citta' per contenere le polveri sottili e lo smog quando le centraline sono in allert , utilizzano le targhe alterne , lo si potrebbe attivare anche sulle nostre coste per contenere il superaffollamento e maggior controllo sulle spiagge , cosi' facendo nessuno e' penalizzato, ci vuole tanto ??!!
Domenico
dom 31 maggio 2020 09:51 rispondi a DomenicoNessuno, ripeto nessuno, ha strumenti e soluzioni pronte per affrontare la situazione straordinaria, né è autorizzato a manipolare diritti, libertà e sicurezza in maniera improvvisata. Abbiamo linee guida da rispettare per evitare o contenere il contagio. Quelle devono essere applicate con imparzialità sui territori di competenza. I politici locali volenterosi dovrebbero documentarsi e informare senza cercare luci di ribalta. Le amministrazioni dovrebbero preoccuparsi dei controlli e di migliorare l'efficacia dei servizi di igiene e profilassi, non sempre all'altezza della situazione, già in tempi normali.
Fabio Dostuni
dom 31 maggio 2020 07:04 rispondi a Fabio DostuniE' corretto allargare il tavolo anche a rappresentanti dei comuni limitrofi che usufruiscono della marina di Manduria. Sarebbe di pari passo però indispensabile regolamentare i parcheggi a pagamento per evitare la sosta selvaggia e, perché no, anche per avere delle entrate al comune di Manduria che ad oggi non beneficia per niente dell'arrivo dei vari vacanzieri che oltre a sporcare e lasciare rifiuti non portano nulla alla comunità manduriana. Vedasi i sacchetti di spazzatura lasciati lungo la strada che da Manduria porta al mare o lungo il tratto di strada che da Manduria porta ad Oria e, guarda caso, solo nel territorio di competenza del nostro Comune. Fateci caso!
Cose Damatti
dom 31 maggio 2020 06:27 rispondi a Cose DamattiE cosa vorresti dire? Che sono gli oritani a caricarsi le buste di spazzatura in macchina e disseminarle oltrepassato il confine di provincia?!? Certo che hai una mente diabolica ....secondo me tu che le pensi certe cose potresti essere uno di quelli che si prende questa briga.....Ogni anno “rimodernate” le vostre case abusive per affittarle a nero e buttate i materassi ed elettrodomestici vecchi per strada....o li portano dai paesi del brindisino signor Lorenzo?!? Non pensavo che nell’animo dei manduriani (non tutti) ci fosse tanto odio, egoismo e falsità, ma in questi ultimi giorni queste chat mi stanno facendo capire un sacco di cose. Sapete cosa vi dico? Che vi meritate appieno la pietosa situazione che state vivendo, auguri e buone vacanze.
Lorenzo
mar 2 giugno 2020 08:53 rispondi a LorenzoCominci a non pagare in nero
Lorenzo
lun 1 giugno 2020 08:23 rispondi a LorenzoGentile signore di Oria, io non provo odio per nessuno, vorrei che, visto che il mare, le spiagge, le dune, le riserve naturali e i fiumi Chidro e Borraco, sono di tutti, che tutti, Oria tani, Manduria i, Avetranesi, Franchiddisi, ecc. partecipassero alla gestione delle spese per pulizia e manutenzione di quanto sopra, visto che per l'AC di Manduria, i soldi incassati dall'Imu non bastano (o non li utilizzano per la Marina) e tanti turisti arrivano da altri comuni fuori provincia. Tutto qui, dove ha visto il mio Odio?? Prevenuto? Campanilismo? Però a San Pietro ci viene volentieri? Provare a Marina di Ostuni? Costa molto di più capisco
Cose Damatti
lun 1 giugno 2020 09:38Mi scusi ho sbagliato nome, come vede ho risposto a Fabio, ma ho scritto il suo nome....non era a lei. Era il signor Fabio che nel suo dire lasciva intendere che a gettare la spazzatura fossero gli oritani....tornando invece al suo messaggio...ed io cosa dovrei pagare oltre alle 1500 euro a nero per 15 giorni con servizi zero? Più tutti i costi per la spesa “ritoccata” nei prezzi nei vari market? Dovrei pagare la pulizia e l’ingresso in spiaggia? Ogni mattina con il rastrello di mio figlio pulisco quello che posso, sulla spiaggia da me temporaneamente occupata, dagli innumerevoli mozziconi e bicchieri di plastica. Mi creda sono una persona estremamente civile ed attenta ed ogni hanno faccio lite con gli incivili.