
I medici ci hanno messo due ore in sala operatoria per ricostruire entrambi gli avambracci squarciati dai morsi del pitbull del suo canile. Uno dei circa trenta cani senza padrone di cui si prende amorevole cura e che ieri lo ha aggredito nella sua struttura in contrada Aglianico a Sava.
Il 66enne, noto animalista del posto, è ora ricoverato nel reparto ortopedia dell'ospedale "Marianna Giannuzzi" di Manduria dove è stato portato dall'ambulanza che lo ha soccorso.
L'aggressione, inaspettata, è avvenuta intorno alle 8 di ieri nell'«Oasi del cane», un ricovero privato per randagi convenzionato con il comune nelle campagne di Sava.
L'uomo era andato a prenderlo dal suo recinto per la solita passeggiata al guinzaglio quando il pitbull di grossa taglia lo ha azzannato, prima all'avambraccio destro e poi a quello sinistro.
Dal racconto dello stesso animalista, le potenti fauci del cane si sono serrate attorno al braccio. Il sessantaseienne che non riusciva a liberarsi ha rischiato di cadere. Una fortuna, per lui, perché una volta a terra l'animale non si sarebbe fermato alle braccia.
A salvarlo è stata la sua esperienza pluridecennale con i pelosi e il guinzaglio a strozzo che indossava il cane. Con la mano libera, seppure ferita, ha tirato in alto la corda che serrava attorno al collo dell'animale non facendolo respirare.
È stato così che il pitbull ha finalmente lasciato la presa dando la possibilità al gestore del canile di liberarsi e mettersi in salvo fuori dal recinto mentre altre persone presenti arrivavano per soccorrerlo.
È scattato subito l'allarme con la chiamata al 112 che ha allertato l'ambulanza della postazione 118 di Manduria. All'arrivo dei sanitari le ferite sanguinavano copiosamente mentre il cane con il manto bianco intriso di sangue continuava a ringhiare dietro la rete. Vista la gravità delle lesioni, il personale dell'ambulanza, dopo aver tamponato le ferite sulle braccia lo ha portato in codice rosso all'ospedale di Manduria. Dal pronto soccorso l'uomo è stato subito portato in sala operatoria dove gli ortopedici hanno ricucito gli squarci con non meno di duecento punti di sutura tra interni ed esterni.
Dopo l'intervento è stato ricoverato in reparto dove resterà per verificare la funzionalità delle mani che potrebbero aver subito danni per la lesione dei tendini o dei muscoli profondi.
A quanto pare il pitbull era di carattere incauto ed era per questo evitato dagli altri volontari del canile. L'unico che riusciva ad ammansirlo era proprio il gestore contro cui ieri si è avventato. Secondo l'uomo, che nonostante tutto ha giustificato il cane, a provocarlo sarebbero state le maniche sbottonate della camicia che lo avrebbero portato a reagire in quel modo. Il pitbull ha raccontato il gestore del canile, aveva acquisito quell'indole violenta perché i suoi precedenti padroni lo avrebbe bastonato per ammaestrarlo.
Da quando è stato preso in affidamento nell'«Oasi del cane» di Sava il quattrozampe è stato sempre diffidente con tutti i volontari che cercavano di avvicinarlo. «Aveva il vizio di pizzicare con i denti chiunque si avvicinasse, ma oggi è andato oltre», ha raccontato l'animalista ferito.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia
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