Mancano ancora due nomi per completare la giunta del neoeletto sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro. Alla vigilia della presentazione ufficiale dell’esecutivo che dovrebbe avvenire tra oggi e domani, la suddivisione delle poltrone tra le forze vittoriose nelle urne sarebbe la seguente: tre assessorati alle liste del sindaco («Città più» e «Pecoraro sindaco»), una al «Movimento democratico» e due al «Movimento 5 Stelle». In quota alle formazioni del primo cittadino andrebbe anche la carica di vicesindaco e di presidente del Consiglio. Queste, invece, le indiscrezioni sui nomi con una attendibilità vicina al 90%. Vicesindaco sarebbe Andrea Mariggiò (professione dirigente scolastico) a cui andrebbe anche la delega assessorile alla Cultura; assessore ai Lavori pubblici Piero Raimondo (professore e docente di attività motorie); alle Finanze e bilancio, Alessia Orsini (dottore commercialista). La presidenza dell’assemblea cittadina sarebbe affidata a Gregorio Dinoi (pensionato, dottore in economia e commercio). Tutti e quattro fanno parte della compagine del sindaco. Alla lista Movimento democratico andrebbe l’assessorato alle Attività produttive che dovrebbe essere affidato al primo degli eletti, Isidoro Mauro Baldari. Ai pentastellati toccherà completare le quote rosa con due assessore alle quali andrebbero i Servizi sociali con delega all’Ambiente e, probabilmente, Sport, turismo e spettacolo. Tra tutti i nominati, solo due hanno già avuto ruolo di amministratore attivo. Dinoi è stato assessore in tre consiliature, Raimondo (figlio d’arte, suo padre Cosimo, per il Pci, è stato il primo consigliere regionale nella storia politica manduriana) è stato due volte consigliere comunale.
Il direttivo dei grillini sta ritardato ad individuare i nomi delle due assessore, probabilmente perché alle prese con un intenso dibattito interno nato dopo il recente blitz della direzione antimafia di Lecce, intitolato «Cupola», che avrebbe sgominato una presunta organizzazione mafiosa legata alla sacra corona unita con 23 arresti e 27 indagati a piede libero.
A creare scompiglio ed imbarazzo tra le forze di maggioranza in generale e nei pentastellati in particolare, la presenza ricorrente, tra le carte dell’inchiesta, di un neoeletto consigliere comunale candidato nella lista dei grillini. Il politico in questione che è titolare di una stazione di servizio a Manduria, non è indagato, ma il suo nome compare in diverse intercettazioni (avrebbe pagato il pizzo per garantirsi la sicurezza della propria azienda ad uno degli arrestati nel blitz dell’antimafia che secondo gli inquirenti avrebbe un ruolo principale nella «cupola») che lo pongono in una posizione eticamente e moralmente scomoda soprattutto per la linea politica grillina che ha fatto della moralità e integrità politica il suo cavallo di battaglia.
La posizione dell’imprenditore grillino ha creato imbarazzo anche tra gli alleati e nello stesso sindaco Pecoraro che a quanto pare avrebbe chiesto un suo passo indietro. C’è chi invece attribuisce al consigliere pentastellato un ruolo di vittima ed è quindi disposto a perdonare. Comunque la si veda, è sempre una brutta immagine per la classe politica manduriana che cerca di recuperare le sorti della città dopo tre anni dallo scioglimento della precedente amministrazione per infiltrazioni mafiose.
Nazareno Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
6 commenti
Giuseppe Buccolieri
lun 19 ottobre 2020 05:07 rispondi a Giuseppe BuccolieriIl politico in questione dei 5 stelle è una brava persona .Bisogna analizzare bene i fatti in tutto il loro contesto.
Lorenzo
lun 19 ottobre 2020 06:49 rispondi a LorenzoDare un assessorato strategico e delicato ad un dottore in scienze motorie che c'azzecca? Non fare un assessorato specifico per l'ambiente con delega alle Marine? La dice lunga sulla mentalità ancora da anni 90'! Speriamo non sia così.
MARIA RAIMONDO
mar 20 ottobre 2020 01:07 rispondi a MARIA RAIMONDOrispondo al signor Lorenzo che Piero Raimondo non è solo Dotto. in attività motorie ma è anche laureato in Scienze Politiche , molto competente in economia aziendale, le basta????? con molta simpatia ,anche se non ci conosciamo al saluto. MARIA
Lorenzo
mar 20 ottobre 2020 05:17 rispondi a LorenzoGentilissima la ringrazio per aver aggiunto ciò che comunque non mi persuade. Vi è un piano regolatore in essere da oltre 30 anni e in contemporanea ordinanze di demolizione da redigere e poi far eseguire. Tante, molte... Ecco forse scientificamente bisognerà " dal punto di vista politico, correre'', urbanizzare le Marine e le periferie. Ovviamente senza prendere consulenti esterni costosi per poter fare l' assessore. Grazie e un cordiale saluto
Francesco DI Lauro
lun 19 ottobre 2020 06:29 rispondi a Francesco DI LauroSe è come temi, hai perfettamente ragione... Speriamo che ti sbagli.Una semplice delega all"ambiente con tutte le problematicche gravi che abbiamo...! Per di ipiu ad un gruppo che è favorevole alla regionale 8.e ha tenuto bordone ai vari Casili e compagni nell'imporre il depuratore ad Urmu ( con la SOLA eccezione dell'on. Macina) Se La Voce ha azzeccato i rumors, possiamo tranquillamente cominciare ad ingoiare di traverso... Sembra la brutta copia del manuale Cencelli... Ma aspettiamo ancora : I sognatori hanno come alleate l'illusione e la speranza, basta poco perché diventino disincanto e disperazione.
Cosimo Malagnino
lun 19 ottobre 2020 03:01 rispondi a Cosimo MalagninoSperando che siano solo indiscrezioni e che la realtà sia differente!