Domenica, 28 Aprile 2024

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Pur d’accordo con il principio delle misure necessarie per impedire il diffondersi del pericoloso batterio, i grillini messapici contestano la "ratio" della sanzione

Misure contro la Xylella, i cinquestelle contestano le multe per l'omissione delle buone pratiche

Buone pratiche agricole Buone pratiche agricole | © Google

Scattano anche a Manduria le multe per il mancato rispetto delle buone pratiche agricole previste per la prevenzione della Xylella. Decine di proprietari di terreni hanno già ricevuto le cartelle elaborate dalla sezione Forestale Arma dei Carabinieri e dall'ufficio Fitosanitario della Regione Puglia con le sanzioni che oscillano dai 500 ai 3000 euro. A prendere posizione contro questo nuovo balzello a carico delle famiglie sono gli attivisti del Movimento 5 stelle di Manduria che definiscono tale misura come un sistema per la Regione Puglia di fare cassa sulla pelle delle famiglie.

Pur d’accordo con il principio delle misure necessarie per impedire il diffondersi del pericoloso batterio, i grillini messapici contestano la "ratio" della sanzione che colpiscono in modo indiscriminato tutti i proprietari del medesimo terreno a cui è stato elevato verbale di contestazione.

Pare, infatti, che il valore della sanzione risulta abnorme rispetto al valore commerciale del terreno in questione. «La situazione è paradossale, e sinceramente ci chiedevamo se ci fosse un errore di interpretazione nei vari verbali – scrivo i cinquestelle in un comunicato - che sono stati invece confermati nella loro assoluta sproporzione di valori dagli organi preposti. L'applicazione di dette sanzioni – prosegue la nota -, in particolare nel caso di proprietà ripartita tra diversi soggetti, ci sembra alquanto fuori da ogni logica».

«Tale situazione - fanno sapere ancora i pentastellati manduriani -, starebbe provocando una pioggia di ricorsi, che oltre a far gravare ulteriori spese su di un settore economico, quale quello agricolo, che soffre già per diversi motivi, non risolve certo il problema della diffusione del batterio della xylella, procastinando in realtà il problema nel tempo e, molto probabilmente, rendendo inefficaci le misure che invece vorrebbero arginare il problema e gravando ulteriormente sulle tasche dei cittadini meno facoltosi, che spesso avendo ereditato quote di terreno e che non hanno alcuna possibilità decisionale sulla conduzione del terreno in questione».

Il gruppo locale di Manduria 5 Stelle ha subito informato in questi giorni i propri portavoce in Regione per chiedere chiarimenti, e se possibile una rettifica del modo di attribuzione delle sanzioni.

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2 commenti

  • giorgio sardelli
    ven 15 settembre 2017 05:00 rispondi a giorgio sardelli

    Scusate approfitto di questo canale anche se so che non è quello giusto ma interessa che questa voce arriva sia alla redazione che alla gente che legge: In contrada CHIANA agro di MANDURIA che dista 3 km da MANDURIA non è più possibile starci o andare a vedere o controllare la propria proprietà per il motivo che le mosche si contano non a migliaia o a milioni ma di più, esistono delle semplicissime trappole per le mosche ma è possibile che nessuno organo di controllo ambientale e di sicurezza faccia mai una visitina al centro di raccolta dell'organico ( EDEN94) e faccia applicare la buona e semplice norma? Ma se vogliamo portare un po più avanti il discorso si può parlare della fastidiosissima puzza che il centro rilascia nell'ambiente e non sa se fa male o no. La falda come stà? BOOOOOOO.

  • giorgio sardelli
    ven 15 settembre 2017 04:42 rispondi a giorgio sardelli

    tutti colpevoli e nessuno innocente, purtroppo i più proprietari su un singolo terreno sono alla pari sanzionabili in quanto sulla carta sono legittimi proprietari e tutti sono a conoscenza dei rischi. una osservazione la farei al comune alla provincia e alla regione e all'arneo: anche loro devono essere sanzionati per non aver osservato la legge in quanto non è stata pulita nessuna strada di campagna e non, come si legge nella legge che ogni organo deve pulire il territorio che li compete perchè anche dai bordi delle strade si può propagare la xilella ma niente è stato fatto. A questo punto diventa un modo solo per fare cassa sulla pelle delle persone e non si vede un vero impegno da parte delle istituzioni a dare l'esempio di buona conduzione agricola e sensibilizzare la cosa;

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